"..questa zona inoltre è protetta ormai da alcuni decenni secondo normative e convenzioni nazionali ed internazionali per il suo indiscusso valore storico-archeologico, paesaggistico e ambientale, dovuto ad aspetti geofisici particolari e alla ricchezza botanica e faunistica, fondamentali ai fini della conservazione della biodiversità. Ogni tracciato costiero è inconciliabile con le suddette caratteristiche: l’infrastruttura, vera e propria barriera, sarebbe causa irreparabile di danno antropologico, dissesto idrogeologico e inquinamento ambientale..."
Questo non é che uno stralcio di un comunicato stampa di NO all'Autostrada su Colli e Laguna di Orbetello. Questo è un argomento che, comunque la si pensi, merita dibattito, riflessione, passione. La posta in palio é altissima: l'identità stessa del nostro territorio.
Però non vedo post sui social network, non vedo commenti incendiari, foto scattate più o meno en passant, video pubblicati su You Tube, note e lettere su Facebook. Nè uno scapicollarsi dei quotidiani locali a chi li pubblica per primo, sti comunicati stampa. Forse l'argomento non "tira" come i manichini hard -core, ma a prescindere dall'inventarsene di ogni per vendere tre copie in più, sta roba é di grossisimo interesse locale. E andrebbe pubblicata subito, senza se e senza ma.
E meriterebbe molta più considerazione soprattutto da parte di chi ha una passione politica se non addirittura un ruolo ben determinato in essa, rispetto, per esempio, alla vitale questione della fontana di piazza Cortesini.
Se qualcuno l'ha usata in campagna elettorale persino con una certa priorità, ha sbagliato. Se qualcuno passa le nottate a contare le goccioline che sgorgano dalla versione re-style della stessa, premurandosi di documentare con video riprese sto flop vero o presunto, sbaglia. Se qualcuno si affanna, calcolatrice alla mano, a contare gli spicciolio impiegati per il restauro dell'ex fioriera (sic) sbaglia.
Non mi vengono in mente, negli anni recenti, giunte che non abbiano investito ingentissime somme di denaro in opere di imbellettamento, e per giunta per belletti ben visibili, in zone nevralgiche, turisticamente esposte. Quando poi bastava spostarsi un rione più in là, una frazione più giù, una via più appartata per trovarsi davanti agli occhi se non il degrado, la trascuratezza.
Per anni quella fontana è stata lì a marcire. Non vedevo post, note, lettere, foto, video e chi più ne ha più ne metta, nen leggevo commenti che definire appassionati è un eufemismo, non vedevo incatenati. Poi, poco prima delle elezioni, quando miracolosamente le fontane in disuso diventano fioriere, aiuole e aiuolette sono prese d'assalto da operai solerti, non cammini più per strada perchè a ogni piè sospinto ci sono strisce pedonali e segnaletiche in fase di ritocchi e ritocchini (ma davvero c'è ancora chi si fa impressionare da ste manovrine?) allora diventa questione di vita o di morte. Ma fate sul serio?
Se un sindaco o chi per lui (lei) decide di investire una certa somma nel rendere a un orribile ibrido le sue sembianze naturali (l'acqua nella fontana? Wow..) non commette un miracolo, un prodigio di efficienza da sbandierare in campagna elettorale e mettere in vetrina con cerimonietta strapaesana in concomitanza con l'evento dell'anno. Si limita, bensì, a svolgere un atto di ordinarissima amministrazione: rendere ben funzionante una fontana nel mezzo della bella piazzetta che fa da biglietto da visita per chiunque entri nel centro storico di Orbetello. Più che dovuto. Nè più nè meno. Ho capito che di belletti non si campa. Ma a sti turisti bisognerà pure offire un minimo di qualcosa, e non solo limitarsi a spennarli come tacchini nel giorno del ringraziamento. Se poi con acqua salata o dolce, liscia gassata o Ferrarelle, si vedrà. Ma intanto c'è una fontana al centro di una piazza: deve funzionare. Punto e basta.
Viceversa, chi passa le nottate a contare le gocce che da quella fontana sgorgano, per poi gridare allo scandalo al primo intoppo, con tutta la simpatia personale che posso nutrire per gli stessi che è altra faccenda, commette una minchiata di dimensioni siderali. Come se non si fosse mai visto, in Italia, un sindaco, un ministro, un premier inaugurare qualcosa in pompa magna in occasione di questo o quell'evento che garantisce visibilità, per poi lasciare tutto a marcire nei mesi successi perchè ancora non ci sono i soldi, perchè la burocrazia non ha ancora terminato il proprio corso etc. Striscia la Notizia ci campa di sta roba. Da 20 anni.
Ma in un paese dove da decenni non salta fuori un posto di lavoro che è uno, dove un progetto autostradale rischia di stravolgere (nel bene o nel male, dipende da come la si pensi) delicatissimi equilibri non solo ambientali, un paese che culturalmente è morto, e non ci prendiamo per il culo perchè è così e via discorrendo, farla così lunga per la povera fontana/fioriera mi sembra pernicioso, oltre che oggettivamente ridicolo.
Ho capito, stare col fiato sul collo all'avversario politico che meritoriamente o meno ha espugnato la governance di Orbetello dopo anni di dominio del centro destra. Capisco l'appollaiarsi là ad aspettare il primo incespico, tutto lecito e tutto plausibile. Ma mesi di discussione per la fontana, dibattiti su facebook, litigi nei bar, video, foto e varietà, manco fosse la fonte dell'eterna giovinezza, mi sembra francamente una gigantesca, improponibile stronzata.
NB: Ci sono dei commenti a questo post che per motivi.. "tecnici" sono stati pubblicati su Facebook anzichè quì. Con piacere li riporto:
Elena Monetti: il nostro patrimonio storico fa parte del bene comune da tutelare, valorizzare e difendere a spada tratta.
Fondamentale è la partecipazione dei cittadini, che devono essere vigili, e bene fanno a rimanerlo sempre e a urlare le loro richieste e denunce alle amministrazioni di turno.
Ma non posso che condividere le tue considerazioni.
Suppongo che non risulteranno gradite a diversi nella nostra amata cittadina, perché mettono in dubbio posizioni, rischiano di scombinare alleanze ed equilibri appena collaudati, dissacrano simboli e contro-simboli, smascherano tutti.
Bravo Daniele. Le tue parole colpiscono nel segno. Hai coraggio da vendere. Il coraggio e la lucidità di chi partecipa e coinvolge rimanendo rigorosamente al di fuori del gioco delle parti, di chi è intellettualmente libero e non si lascia condizionare da strumentalizzazioni, né da appartenenze politiche.
E scrivi pure bene.
Ps. Volevo pubblicare questo post direttamente sul blog ma non ci sono riuscito. Vuoi pensarci tu?
A parte gli scherzi, un complimento da persone come te e Elena mi lusinga. Sinceramente. Grazie.