LABELS

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lunedì 27 febbraio 2017

prima gli italiani. Ma non quelli da Oscar.

Sul make-up artist italiano che ha dedicato l'Oscar ai migranti, il solito Salvini non ha voluto privarci della perla di saggezza quotidiana: "facile fare i buonisti col portafoglio pieno". 
Già. Facile quasi quanto fare gli assenteisti col portafoglio pieno.

domenica 26 febbraio 2017

tempo scaduto

Dj Fabo era un ragazzo sportivo, che naturalmente amava quella musica che proprio grazie al lavoro di DJ gli permetteva di viaggiare, di conoscere gente, di vivere la vita a polmoni pieni. Poi un incidente e Fabo è diventato cieco e tetraplegico. E non vuole più vivere. 
 Oggi è arrivato in Svizzera dove probabilmente riuscirà ad esaudire il suo desiderio di porre fine a quella che legittimamente reputa una vita che non vale la pena di essere vissuta, non così, non con tutta questa sofferenza, non incatenato a delle apparecchiature, al buio. Per sempre. 
Probabilmente ce la farà. Ma una cosa è certa: Fabo non morirà a casa sua perchè intere classi politiche completamente ostaggio di fanatismi religiosi che ancora riescono vergognosamente a lordare la laicità di questo Stato non sono mai state e tutt'ora non sono capaci di produrre una legge sul fine vita a stabilire una volta per tutte che la vita, ancor prima che sacra, è nostra. Solo nostra. Non di un sovraddobbato club di eccentrici signorotti di una certa età ricchi, privilegiati, non indaffaratissimi, che dal sedile posteriore delle loro lussuosissime vetture con chaffeur decidono che Fabo non può scegliere, mentre un altro gruppo di signorotti ricchi, privilegiati, non indaffaratissimi, appecorati sul sedile posteriore delle loro auto con chaffeur reputano opportuno non contrastare i capricci pseudo-mistici dei primi. 
 E io, oltre ogni ragionevolezza, davvero non capisco perchè.


Mo basta.

dal mio Facebook, 26 febb 17
Non sono solito togliere le amicizie. Quando qualcuno è particolarmente prolifico in favate mi limito ad usufruire della miracolosa funzione "non seguire". Così evito scortesie, quella persona non noterà che le ho tolto l'amicizia perchè di fatto non gliel'ho tolta, non visualizzo più le sue scempiaggini (occhio non vede cuore non duole) e vissero tutti felici e contenti. Ma c'è un ma.
Ho deciso che da oggi ogni volta che leggo qualcosa di anche solo remotamente razzista, sessuofobo, omofobo, islamofobo e tante altre cose con quella declinazione ma che potremmo agevolmente sintetizzare in un unico termine, merdaio, me li levo dai coglioni. Fine della festa. Intendo proprio quei poveri cretini che a un certo punto tirano fuori la parola "buonisti" per definire coloro che non sono dei poracci terra terra come loro. Quelli che si sgolano con la bava alla bocca in difesa delle nostre radici cristiane, salvo che Papa Francesco preferirebbe partecipare a Master Chef piuttosto che avere a che fare con feccia come loro.
E io, che buono e buonista non lo sono neanche un po, ho comunque deciso di cominciare ad essere "cattivista" proprio da loro, innanzi tutto scendendo al loro favoloso livello cloaca, diventando razzista come loro, reputando proprio loro, e dal profondo del mio cuore, dei poveri ignoranti, incolti, mediamente sgrammaticati (che mica giustifica: chiariamo subito che io ho la terza media e ho pure arrancato per averla) e propensi a farsi rifilare bufale da qualche politico che almeno ha la paraculaggine di diventarci ricco sulla credulità di questi beoti, mentre loro continuano a sguazzare felici e beati nella poraccitudine più assoluta: gratis. Cioè, Vanna Marchi era un'eroina da venerare al confronto dei poveri scemi che compravano le sue alghe miracolose, se capisci cosa intendo.
I sociologi e i più blasonati osservatori sostengono che questo accada in tempi di crisi, di recessione, e che ciò ne sia una diretta conseguenza, cioè poracci in pieno soprassalto di poraccitudinne che inveiscono su altri poracci semplicemente perchè sono entrambi poracci. Io penso che questa sia merda allo stato puro e che gli ottusi, i bigotti e gli ignoranti siano sempre esistiti, come scrissi all'indomani dell'elezione di Trump quando tutti davano la colpa a sto cazzo di estabilishment. Invece io penso che succeda solo che ciclicamente salti fuori qualche personaggio che ha l'indecenza (e, come dicevo, la paraculaggine) di ridargli cittadinanza e questi, finalmente sdoganati, rialzano la cresta. Niente di nuovo sul fronte occidentale, davvero.
Ma se in passato io ho dovuto, per criteri puramente sociali, per pacifica convivenza, per motivi professionali o chissà cos'altro, sopportare la presenza nella mia esistenza di persone sgradevoli, hai presente la fidanzata imbecille di un caro amico, beh, a questo punto ritengo di non aver più motivo per sporcare di escrementi la mia le mia vita, che sia quella di tutti i giorni o quella virtuale (che comunque, inutile negarcelo, ha la sua importanza, oggi come oggi) che, bene ricordarlo, è una sola, senza vuoto a rendere. E non vedo un solo motivo al mondo per cui dovrei immolarmi al merdaio vita natural durante. Voglio concedermi il piccolo favoloso lusso di poter scegliere un po, di essere un po razzista con chi io reputi troppo in basso, troppo sotto, troppo indietro. E voglio anche ringraziare ogni singolo giorno i miei genitori, la mia indole, i miei fratelli, la Madonna, i sette nani o chiunque abbia contribuito a donarmi l'immenso privilegio di essere una persona aperta. Che umanamente ha a sua volta le sue antipatie e le sue intolleranze, ma che vivaddio propende per grattare un pochino più a fondo di miserie nere tipo "i clandestini negli hotel a 5 stelle e gli italiani al freddo" (oh pietà!), e immagina che risate sentirlo dire a un buon numero di miei concittadini che sti clandestini non so dove cazzo li abbiano visti se non nelle loro testoline cattive e malate dato che qui non ve n'è traccia, e magari ce ne fossero, che non succede mai uno stracazzo di un cazzo di niente e, per carità, va benissimo così.
In una cosa questi cavernicoli sono bravi: nel fare rumore, nel farsi sentire, nel disturbare. Ma in realtà so benissimo che in questo paese sono tanti, tantissimi, immensamente di più quelli che tacciono e magari stanno a testa bassa a fare volontariato (questo si uno dei vanti italiani), che si mettono a disposizione, che cercano di comprendere, che pretendono da chi li rappresenta nelle istituzioni delle risposte e delle soluzioni meno sbrigative, non scorciatoie, non la sceriffaggine che questi mentecatti suggerirebbero. E che, non temere, quando arriva il momento che la misura è colma sanno pure dire basta. E' sempre stato così e sarà così anche sta volta.
Ma nel frattempo tesori miei, fuori dalle palle. Non so cosa vi abbiano fatto da ritrovarvi ad essere così incattiviti, rabbiosi, astiosi al limite della sociopatia. Ma qualsiasi cosa sia, non è colpa mia. Perciò da oggi i muri li erigo io. Da oggi il fatto che facciate schifo al cazzo intendo metterlo in pratica eclissandovi nel buco del culo dell'umanità dove è giusto e garbato che restiate.

martedì 21 febbraio 2017

notte Bianca

non siamo tutti esperti di tutto. Anche gli eccellenti fanno bene solo alcune cose e malissimo altre. 
Ed è così che stasera io ho appreso che Bianca Berlinguer è totalmente incapace di intervistare un personaggio del mondo dello spettacolo. 
 E che Fiorella Mannoia, oltre ad avere una voce che io reputo veramente brutta, è pure simpatica come una colonscopia.


lunedì 20 febbraio 2017

vana glory..

A prescindere dal nocciolo della questione, volevo solo ricordare agli amici de Le Iene, visti i toni da predicatore evangelico del Wyoming e la sarabanda di doppi sensi sulla parola "culo" usati nel servizio andato in onda ieri sera (con protagonista un nostro concittadino), che noi gay non abbiamo l'esclusiva dell'utilizzo di quella specifica parte anatomica nelle pratiche sessuali. Questo è un copyright di cui non disponiamo.
Perché a me risulta da fonti bene informate (diciamo così) che del culo facciano generoso uso anche molte signore e, a dire il vero, anche molti maschi eterosessuali, tipo quando vanno a trans. E ci vanno tantissimo. Almeno di non volerla fare ancora lunga con la solita favoletta del "vado con le trans perché sembrano donne".
E perciò quando vi sperticate in raffinati doppi sensi con la parola cul-tura, ricordate che il rischio è quello di rivolgervi ad un oceano di intellettuali.
ps: e grazie per il siparietto didattico della lezioncina su cosa sia un glory hole. Se è vero che i siti porno registrano miliardi di contatti (ed è vero) allora sospetto che più o meno un'idea già ce l'avessimo tutti.

sabato 18 febbraio 2017

Law & Order

Atteniamoci ai fatti. In termini di uso e abuso di droghe, il proibizionismo non ha disincentivato un solo essere vivente al mondo, visto le folle oceaniche di gente di ogni estrazione sociale che continuano a farne beatamente uso specie nelle fasce più giovani della popolazione (ma assolutamente non solo). L'unico risultato tangibile di questa scuola di pensiero sono le mafie più trucide sempre più ricche e pasciute, oltre naturalmente allo scapicollo di quattrini che dilapidiamo in indagini, processi e carcerazione di quattro spacciatori sfigati senza fra l'altro che il problema venga minimamente scalfito. 
 Io non so quanto facciano male. Secondo me, specie quelle normalmente definite "leggere", assolutamente un cazzo di un cazzo, e comunque non più di quanto facciano male molte altre cose perfettamente legali. Ma ammesso che facciano malissimo, allora è evidente che ci sia tanta gente che voglia farsi malissimo. E questo non lo risolvi carcerando i quattro sfigati di cui sopra, viste le cifre da capogiro dei consumi nonostante l'illegalità. 
Quelle che ho appena scritto sono delle tali ovvietà che mi imbarazza persino averle scritte. Ed è perfettamente lampante che chi dice altro dica cazzate (vetuste e ideologiche) fuori da ogni ragionevolezza. 
Sarà mica l'ora di provarne un'altra? (non di droga. Di via).


giovedì 16 febbraio 2017

basta la parola..

il Dipartimento di Sviluppo (sviluppo?) Islamico della Malesia ha deliberato che i gay si curino col digiuno, per diventare dei bei maschioni etero. 
Oggiù, possiamo mica star sempre a brontolare. Guarda gli aspetti positivi: sarà la volta buona che faccio un po di dieta. Che fra poco c'è la prova costume. 
(ma intanto, cos'è di preciso sta regolina che chiunque apra la boccuccia fetida per pronunciare la parola gay sia sempre puntualmente in procinto di sparare una cagata inverenconda persino peggiore di quella sparata in precedenza da qualcun altro, in un affannoso delirante crescendo di favate intergalattiche, in questa misteriosa olimpiade della minchiata cosmica in cui tutti smaniano di accaparrarsi un medagliere da far impallidire Michael Phelps?)



mercoledì 15 febbraio 2017

mortisezione

Per la cronaca, urge ricordare che è il PD (con l'aiutino di quei quattro poracci che fanno capo a Half-ano e i reduci del partito del pappa di troioni da combattimento più famoso del mondo) che ha prorogato di tre anni la sperimentazione su animali dei danni da abuso di fumo, alcol e droghe. Cioè, in una parola sola vivisiezioe. Il medioevo della scienza. Coi soldi pubblici.
Chi li vota è come loro.


martedì 14 febbraio 2017

que es fantàstica esta fiesta..

A giudicare dalla quantità di spot di profumi che ho visto in questi giorni ci sarebbe da sospettare che molta gente pensi che il proprio partner puzzi un po. Scherzi a parte, forse è solo quello che non va. Tramutare tutto in un'occasione per sperperare quattrini in cazzate. Perché poi veramente non vedo cosa ci sia di male nel "celebrare". Dovrebbe essere Natale tutto l'anno, dovremmo dimostrare l'amore al nostro partner tutto l'anno, dovremmo rispettare le donne tutto l'anno. Ok, non ci piove. Ma possiamo anche racchiudere tutto questo in un'unica data, in un'occasione un po speciale in cui questi sentimenti vengano celebrati. Sono piccoli riti, piccoli break al tran tran di sempre che magari non servono granché all'amore e al rispetto universale ma di sicuro servono a smorzare un po la routine di una vita di tutti i giorni che per la maggior parte di noi comuni mortali non è particolarmente emozionante. In attesa del giorno (secondo me piuttosto lontano) in cui saremo tutti forsennatamente buonissimi, rispettosissimi e innamoratissimi 365 giorni l'anno, passare una serata carina a mangiare due spaghetti insieme bah, perché no. Non servirà a risolvere i problemi del mondo, ma di sicuro non fa male alla salute. È un po ipocrita? Forse. 
Ma è l'amore stesso ad essere intriso di piccole ipocrisie. E se non hai capito questo allora auguri. Ma non diamo la colpa a San Valentino.


giovedì 2 febbraio 2017

Giulia bella figheira

Giulia Innocenzi, giornalista intelligente e non priva di una qualche scaltrezza, è nota per la sua predisposizione ad erigersi a paladina di alcune cause, in genere sacrosante e che in genere ho decisamente condiviso. Ma a quanto pare a sto giro non ha resistito alla tentazione di autoproclamarsi avvocato delle cause perse a difesa di Bello Figo, appresso al quale secondo me stiamo tutti perdendo anche troppo tempo, compreso me in questo preciso istante. Ma vabbè. 
Il fatto: la Innocenzi posta una richiesta al ministro degli Interni Minniti, corredata da una sua foto che la ritrae accanto al colosso del rap (oh please) visto che quest'ultimo sta annullando concerto su concerto non perchè, come ingenuamente ci saremmo illusi, non esista anima viva dal quoziente intellettivo così miserabile da volersi sorbire una roba del genere, ma per le ripetute minacce, in genere provenienti dai soliti ambienti di estrema destra, per intenderci quelli che beati loro pare non abbiano altri cazzi di cui occuparsi se non gay e canzoncine (minacce peraltro ritenute attendibilissime) finendo letteralmente sommersa da uno tzunami di ingiurie e insulti estremamente offensivi, che definire misogini e razzisti è un grazioso eufemismo, in genere provenienti dagli ossessionati dai phroci e dalle canzoncine di cui sopra (che naturalmente non vanno per niente bene e ci mancherebbe) a seguito delle quali decide di querelare ogni singolo hater risalendone all'identità dagli account social degli stessi, pubblicando screenshot dei commenti con in bella vista proprio nome e cognome dei mittenti. 
Ora, Giulia carissima. Il signor Bello gode di tutta la libertà di espressione che vuole, questo paese gliela garantisce e io personalmente ne sono fiero. Ma se decide di fare il provocatore di mestiere, vomitando merda e intendo proprio merda, sterco, cacca, deiezioni, e questa merda fa incazzare qualcuno, allora abbia almeno la decenza di non aspettarsi la scorta, che paghiamo noi e paghiamo volentieri, ma per chi si espone per cause un fischiettino più importanti di capolavori pop del calibro di "La scopo in bocca" e "Non pago affitto". 
Se la sbrighi lui, se non le dispiace. E lei torni di corsa ad occuparsi (egregiamente e coraggiosamente) di allevamenti intensivi.