il linguista Francesco Sabatini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca, scrive che non usare il congiuntivo non è un dramma, che l'abitudine di sostituirlo con l'indicativo risale ai tempi di Dante, che tutte le altre lingue europee lo hanno dismesso da tempo, e che può essere agevolmente relegato ad un concetto sin troppo aristocratico della nostra lingua. Oltre, aggiungo io, in alcuni casi a togliere efficacia e forza alla frase. Sabatini sostiene invece che realmente vergognoso è l'uso scorretto della punteggiatura (vi sentite chiamati in causa? Ne avete ben donde).
E io ti adoro, nonnè..
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