LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

martedì 19 giugno 2012

no, cari signori. Così proprio non va.



Ci piace 
soffermarci una volta in più su un aspetto della vita orbetellana di cui non andiamo fierissimi. Divieti, divietucci, lagnanze dei commercianti perchè i cani pisciano, spiagge off limits, la Rama che non trasporta i cani neppure con la museruola etc.
Nonostante abbiano cercato di rifilarci in tutti i modi l'ipotesi contraria, che i ristoranti sono pieni e la crisi non c'è (sembra roba dei film anni 70 con Bombolo ma è storia recentissima..), la crisi c'è eccome. E forse, laddove non arrivano i criteri minimi di tolleranza, accoglienza e disponibilità che dovrebbero caratterizzare culturalmente un luogo turistico come noi siamo, sarà il caso di smobilitare un pò di sano e solido opportunismo. Io vedo (ma sicuramente non solo io) che la percentuale di turisti che passeggiano col cane al guinzaglio è alta. Molto alta. Non non siamo Riccione, qui non vengono frotte di ragazzi tatuati, surriscaldati e in fregola, ne i giapponesi armati di fotocamere. Qui vengono prevalentemente famiglie. Famiglie medio-giovani, spesso di target medio-alto (esclusi  i camperisti, praticamente tutti) dato che le vacanze dalle nostre parti non sono nè economicissime nè all'insegna della trasgressione e della dolce vita. E molte di queste famiglie vengono col cane. 
Buon senso vorrebbe che i cani fossero portati a far bisogni prima della passeggiata in centro, e che i gli accompagnatori girassero armati di paletta e sacchetto. Certo. Poi c'è sempre il cane che un po a sorpresa ripiscia comunque e l'accompagnatore idiota che non raccatta nulla. 
Se è per questo,  il sabato sera ci sono molti ragazzi ubriachi che pisciano e a volte vomitano persino: chiediamo il coprifuoco?  I bar e le pizzerie non sarebbero affatto contenti. Loro con i bagordi dei ragazzi, pure quelli che non sanno fermarsi per tempo, pure quelli che la fanno fuori dal vasino, per restare in tema, ci campano. E questo è il punto. Molti commercianti rompicoglioni (comincerei intanto col chiamare le cose col loro nome), quelli che stampano volantini e mortificano i miei amici che passeggiano col cane con sparate inconsulte, sembrano volere la botte piena e la moglie ubriaca, assai spesso. Cioè strizzando tutto quello che c'è da strizzare, con prezzi da Tokyo dei quartieri alti, lamentele di ogni tipo per eventi, mercati, manifestazioni, e vere e proprie insurrezioni per un paio di pisciate. Benissimo, tutto sacrosanto. Cioè: venite pure a spaccarvi le balle, a farvi depredare, però il canino adorato lasciatelo alla suocera, in qualche canile-pensione, abbandonatelo, fate quello che minchia vi pare, ma non portatelo a pisciare qui. Not in my yard. 
In spiaggia i cani non vanno, nei parchetti preposti non c'è un po d'ombra neppure a pagarla, e c'è il rischio del coccolone, in centro è un'alluvione di divieti e di rompicoglioni: così,  se tanto mi dà tanto, potrebber subentrare la voglia di portarli in vacanza altrove, sti cani: dove possono entrare nei locali pubblici, dove gli alberghi e i campeggi sono attrezzati a riceverli, dove i ristoranti preparano il doggy -bag, dove i negozi tengono in bella vista il kit-refrigerio sull'uscio: cioè ormai quasi ovunque tranne che qui. E francamente con l'aria che tira non so quanto convenga. A tutti. Qui fra poco toccherà andarli a prendere a casa e stendergli il tappeto, a sti italiani, per fargli spendere quei pochi soldi che gli rimangono da spendere, altro che asfissiarli con divieti, ciclostile e sparate isteriche. 
Chi di dovere si premuri di pulire e disinfettare le strade del centro, nei periodi clou, e i commercianti (generalizziamo per comodità. Sappiamo benissimo che non tutti sono così..) sfoderino un pò di disponibilità. Che da quest'anno in poi "te si e te no" non funziona più. Da quest'anno in poi tocca tener buon conto di chi ci sceglie per le vacanze e i loro pet. Facendoli stare comodi, sereni e ben serviti. Ce ne siamo accorti con quei 4 annetti di ritardo, ma la crisi c'è ed è pesante. E su un'unica cosa sembrano essere tutti d'accordo: non finirà domani. Allora che vogliamo fare: ci attreziamo?

originariamente pubblicato su ORBETELLOVE


Nessun commento:

Posta un commento