LABELS

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lunedì 23 luglio 2018

sei grande grande grande..

E buon ultimo arriva Renzi che figuriamoci se non si sperticava in iperbole, da vero uomo di sinistra (sic), nei confronti di un potente (un po' meno nei confronti dei poveri cristi ma vabbè, stai a guardare il pelo dell'uovo) definendolo il più grande dei grandi tra i grandi o roba del genere e pazienza se questo qui i gruppi industriali li riassettava impedendo agli operai pure di andare a pisciare e magari affidandosi al buon (molto buon) cuore di Obama, e ovviamente sorvolando sui catastrofici "sbarchi" in Cina, Brasile, India e magari Marte, sugli abortiti "poli del lusso", sul pirotecnico rifrullo di sedi fiscali, talmente pirotecnico che a un certo punto secondo me non ci capiva più un cazzo manco lui, e via magheggiando.
Ma si sa, l'acclamatissimo (prego?) leader della "sinistra" ha questa idea un po' così della sinistra stessa: preferibilmente ricca, preferibilmente ammanicata, preferibilmente a pecora davanti ai potenti e possibilmente neppure granché italiana ma piuttosto a stelle e strisce, e preferibilmente neanche tanto di sinistra. Mica come quei comunisti cattivoni del Manifesto che pensano che chi spiana i diritti dei lavoratori come un rullo compressore sia uno stronzo, pur con tutto il rispetto dovuto a malati e morti.
Tutti però. Non solo quelli col maglioncino di cashemere.

mercoledì 18 luglio 2018

baciami stupido

Io sono buono e buonista più o meno quanto sono un puttaniere. In eguale precisissimsa misura.
Ma chi non trova pazzesca questa carezza mi bacia buonamente il culo.

martedì 17 luglio 2018

vittimologia

leggo che tra le "vittime" d'usura del clan Casamonica c'è anche Marco Baldini. Uno che s'è sputtanato un tale patrimonio economico e di popolarità per il gioco d'azzardo e che per farlo non ha esitato a contribuire all'ingrasso di quella feccia non è una vittima.
E' un povero stronzo. Le vittime sono altre.

domenica 15 luglio 2018

gli scappati di casa a loro insaputa

Si sono ridotti a fare i paggetti razzisti di Salvini, che è lì da 120 anni col suo partito che s'è inculato il verde e il secco, e si rimpastano pure il coraggio di fare i sarcastici.
Ma intanto il "governo del cambiamento", egregiamente rappresentato dalla Casalino che schecca coi giornalisti che non dicono quello che vuole lei, il cui fantastico nuovo gioco dell'estate consiste nello sconfessare tutti tutto quello che dicono tutti gli altri, ha provato a combinarne mezza, ha fatto un mezzo casino e ora è lì che starnazza al complotto. Aridanghete coi poteri forti, le scie chimiche, i batteri killer e i sette nani.
Non sanno fare un cazzo manco per sbaglio (se Roma non fosse bastata) ed è sempre colpa di Alfredo. Cristo santo che tristezza.

giovedì 12 luglio 2018

trombone

Trump arriva ai summit internazionali. Non ottiene mai praticamente un cazzo, poi pubblica deliranti proclami in cui dice che ha vinto, e se ne torna a giocare a golf. 
E' un bimbo scemo. Truccato e cotonato come un troione dei bassifondi. E pericolosissimo.


domenica 8 luglio 2018

i commossi a targhe alterne

E che non lo sapevo che ora erano tutti lì a fingersi commossi per i poveri "cinghialetti" thailandesi che escono dalle grotte?
Merde vomitevoli. Avete votato per chi vuole che chissà quanti bambini finiscano a galleggiare nel Mediterraneo come stronzi. Solo ieri irridevate coloro che indossavano magliette dello stesso colore di quelle che quei bambini indossano quando finiscono in pasto ai pesci. Avete preteso che questo paese resti indifferente ai chissà quanti minori che affrontano odissee al cui confronto quella dei thailandesini è una scampagnata domenicale, e ora siete tutti lì a fingere apprensione.
Anche perché i bambini thailandesi qui non ci vengono. Anzi, siamo noi italiani che con percentuali da primato mondiale andiamo là a trombarceli quei bambini e quele bambine.
Fate ribrezzo. Avete tramutato questo paese in una gigantesca cloaca che trabocca merda.

sabato 7 luglio 2018

ops

Salvini ha detto che oggi non ha indossato la maglietta rossa perchè in casa non l'ha trovata. Sparita pure quella. 
Insieme ai 49 milioni.


rosso antico

Forse è vero che questa cosa delle magliette rosse non serve a un cazzo.
Però istintivamente mi fido più dell'A.N.P.I. che degli snob insofferenti.
Ps. intanto ricordo ai mattacchioni dei "crocifissi nelle aule" che anche oggi il Papa a Bari si è sgargalozzato sul popolo di merda che siete diventati, qualsivoglia colore di maglietta indossiate. Ma tanto a voi che cazzo ve ne frega. Tutti cristiani col culo degli altri.

da adesso chi tace è complice

solo contro tutti nel villaggio dei gay..

carino il filmato (piuttosto raro) dei Village People trasmesso in uno speciale dedicato alla disco da Rai Uno (meglio tardi che mai, la Rai non li trasmetteva nemmeno allora). Un po di trivia? Per servirla: 
erano tutti gay compreso il loro creatore (un produttore/autore francese, Jaques Morali, che ha ideato il progetto Village People e scritto tutti i loro hits) tranne il cantante solista. Il loro nome fa riferimento proprio al Greenwich Village, un'area di New York City ad altissima concentrazione gay; tutti i loro hit si riferiscono nei titoli e nei testi a luoghi e situazioni "istituzionali" della vita nella grande comunità gay americana, ed i loro celeberrimi outfit altro non erano che i più consueti dress code per l'accesso ai gay clubs delle metropoli USA (a quei tempi tutti rigorosamente per soli uomini) anche se con il loro ciclopico successo mainstream le spiegazioni fornite dall'ufficio stampa a riguardo si fecero via via sempre più edulcorate (e più idiote). 
C'è una leggenda metropolitana che gira da molto tempo su queste icone della disco, e cioè che siano praticamente stati sterminati dall'AIDS. Niente di più falso. I componenti originali sono tutti vivi vegeti e perfettamente in salute tranne il leather-man che però è morto per un banalissimo (si fa per dire) cancro al fegato. L'unica vittima dell'Aids è proprio il loro pigmalione francesce, morto nel '91 a 44 anni per complicazioni correlate al virus. 
Il cantante solista Victor Willis lasciò il gruppo all'apice del loro clamoroso successo mondiale, letteralmente divorato da uno spropositato uso di cocaina e cosucce del genere che lo hanno portato per un periodo ad entrare e uscire dalle patrie galere per crimini correlati a quel problema, compreso l'aver dato violentemente in escandescenze in più occasioni e per rapina a mano armata. Gli altri non si sono mai ufficialmente separati e anzi tutt'oggi appaiono dal vivo soprattutto in occasione di grandi festival o eventi dedicati espressamente al fenomeno disco. Anche il cantante solista è tutt'ora in attività (dopo essersi sposato ed aver messo la testa a posto, terminati gli eccessi di cui sopra) e ovviamente nei concerti saccheggia a piene mani il repertorio classico del gruppo di cui però tra l'altro è l'unico del gruppo ad essere co-autore. Non si è mai, e sottolineo mai, voluto riunire agli altri. Probabilmente dopo tre gloriosi anni gomito a gomito con quel conclave di starlettes nevrasteniche ne avrà avuto più che a sufficienza. Mai più e mai poi..  Può bastare? 
(ps: ho consultato Wikipedia solo per l'anno della morte di Morali che non ricordavo. Tiè, nnate affanculo..)


piccoli segaioli crescono

intendiamoci: a me il porno va benissimo. Purchè sia tra (e per) adulti consenzienti e non ci sia sfruttamento o coercizione, specie per le donne. E quasi trenta miliardi di visite alla piattaforma Porn Hub in un solo anno mi fanno sospettare che non vada benissimo solo a me. Detto questo però, che il 73% dei minori a partire dagli 8 anni, (rilevamenti DoxaKids per Telefono Azzurro) ha visitato siti porno (sorvolando pietosamente sui contenuti inter nos di Snapchat) mi fa sospettare anche che invece di stare tanto a sfrantumare i coglioni coi figli delle coppie gay, forse non sarebbe malaccio se un po di tutta questa attenzione la prestaste ai vostri.