LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

domenica 25 novembre 2018

PD: Poche Donne. Anzi nessuna.

ormai costantemente, e sempre più frequentemente, le donne riempiono le piazze, e non solo (vedi Torino) in occasione di questa giornata dedicata alla richiesta di sacrosanta protezione da tutta la feccia machista di questo mondo. 
Le donne si sono rivelate fondamentali nelle più recenti elezioni europee, laddove a portare a casa risultati notevolissimi sia stata, una volta tanto di sti tempi, la sinistra moderna ed ecologista. E le donne si stanno rivelando fortissime e temibili nel contrasto a quella totale follia di un'America grottescamente sceriffa, bigotta e pervertita a guida Donald Trump. 
Le donne in Italia protestano ovviamente contro l'inconcludenza anche di questo governo a fronte di un'emergenza che ormai è una roba da regione rurale del Bangladesh, e che anzi quando può piazza qua e là, su questa o quella poltrona di lustro, qualche ayatollah in fregola misogina e antiabortista, come in una Polonia qualsiasi. 
E mentre tutto ciò avviene, nell'indecoroso pollaio pre-primarie del PD, non vi è traccia di donna, al punto che ormai al confronto persino Mara Carfagna (che, beninteso, è donna intelligentissima) appare come una specie di Rossana Rossanda 2.0. 
25 novembre 2018, donne nella dirigenza PD: non pervenute. 
Figli cari, ma chi cazzo volete che vi prenda sul serio?


bella da morire

con tanti saluti a ogni povero sfigato che s'illude che una donna possa essere "sua" e a un governo di bifolchi che si inventa emergenze che non esistono perché è totalmente incapace di affrontarne una vera che ormai, numeri alla mano (e numeri veri), è da provincia rurale del Bangladesh.


giovedì 22 novembre 2018

shame shame shame

Senza che ci giriamo tanto intorno. Essere richiamati con severità da una commissione scientifica europea perché facciamo morire i bambini di morbillo non richiede grandi metafore o voli pindarici: è terzo mondo, è essere considerati alla stregua delle tribù dell'Africa subsahariana dove si pensa che i bambini albini portino disgrazie e malattia. 
Se riceviamo un rimprovero così netto e severo persino nella scelta dei termini perché legiferiamo in materia di salute pubblica sdoganando bufale a livello istituzionale, significa che ormai noi il fanalino di coda dell'Unione lo siamo non per motivi economici ma per inequivocabili segnali di arretratezza culturale. Vergogna. Vergogna. Vergogna.


venerdì 16 novembre 2018

piazza mia bella piazza

ormai non passa giorno senza che le piazze si riempiano di manifestazioni di dissenso e resistenza. 
 Che sia la piazza destroide di Torino per la Tav o quella romana tutta al femminile contro l'abominio Pillon; quelle di ieri per la libertà di stampa (già, siamo a questo punto) sino alle piazze odierne, con gli studenti che si scagliano contro il nazionalismo da sagra della polenta con gli osei dell'ex secessionista (sic) Salvini. 
Il governo del cambiaminkia un bel risultato lo sta ottenendo: quello di movimentare un po' l'arredo urbano delle nostre città. 
Tiè, beccati sta democrazia diretta.


pecorari

volevo avvisare i Verdi di Baviera che probabilmente per colpa del loro recente exploit elettorale, qui da noi quella faccia di cazzo di Pecoraro Scanio ha ripreso gallo e imperversa in tv.
Se in Italia l'ambientalismo riparte da sto stronzo che resuscita nei talk show e dai condoni tombali grillini, allora io divento piromane e vado ad appiccare incendi su al monte*.
Altro che ambientalista.


*Monte Argentario (GR)

la tv delle ragazze sceme

Io non posso credere che la sindaca di Cascina sia veramente così scema. Credo che in base ad un calcolo della cui natura siamo tutti all'oscuro, ci faccia.
O, più verosimilmente, che si trattasse soltanto di una delle attrici della Dandini finita per sbaglio a sparare stronzate e fare le faccine nello studio di Formigli.


giovedì 15 novembre 2018

OUT!

Ho appena tolto il follow ad un gay magazine (o comunque gay friendly) che stimavo e seguivo: OUT. 
Nella nuova copertina troneggia questa merda di attore di colore con un giaccone in pelliccia (di fabbricazione italiana) con codazzo di sfrante che su Instagram commentano il post in pieno squirting specificamente per il giaccone di bestie morte, con cuoricini a profusione e poi mmh, oohh, hooot, sooo chic e frociate del genere. 
Ma peggio ancora, quello che mi fa diventare livido è che sti neri americani contrappongano al cazzo molto lungo una memoria molto corta, immemori cioè di quando le bestie prigioniere degli uomini bianchi e vanitosi erano proprio loro. Bestie non da pelliccia ma lavoro forzato, da monta, da ogni genere di mortificazione e degradazione: schiavi
Devono aver già dimenticato che proprio loro hanno patito ciò che oggi patiscono gli animali che vivono strippati, e muoiono a bastonate per permettere ai vecchi schiavi di indossare i nuovi schiavi, ovvero gli animali.
Quanto fanno schifo al cazzo da uno a tredicimila tutti, Out Magazine, il tamarrone nero e le sfrante "oohh-mmhh-cuoricini-soo-hoot"? 
Dillo te.


mercoledì 14 novembre 2018

diritti umanoidi

sparano un merdone al giorno (se va bene) perciò aggiungiamo quello odierno alla pregiata collezione. 
 La favolosa senatrice leghista Stefania Pucciarelli, una di questi cafoni buzzurri che ormai impestano le nostre istituzioni come se fosse la cosa più normale del mondo, che solo un anno fa fu sgamata dopo aver schioccato un bel like a un post che diceva "la casa agli italiani, agli altri un forno" (e non un microonde, temo) è stata eletta dai grillini e dai suoi confratelli bauscia presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani
Sembra uno scherzo? E allora ridete. Su sto cazzo.


elemosina show

Io questa cosa di metà stipendio dei parlamentari devoluto ai porelli disastrati la trovo repellente. E eticamente offensiva. Penso che sia solo l'ennesima favata demagogica di questo cazzo di armata Brancaleone allo sbaraglio che chiamiamo governo, in sempiterna campagna elettorale. 
Io penso che il fatto che la politica (ad alti livelli di rappresentanza) debba essere ben retribuita abbia a che fare con la dignità dello Stato stesso. E che la politica sottopagata sia parente della corruzione. Ovunque, figuriamoci in un paese che in odor di corruzione lo è sempre, da sempre, in tutti i suoi gangli. Perchè poi non vedo cosa mai al mondo dovrebbe impedire ad un parlamentare di devolvere una parte (anche lauta) del suo stipendio a chi ne ha bisogno. Senza però che questo diventi l'ennesima bandierina da sventolare ai comizi e sui social, rimanendo piuttosto nell'alveo privatissimo della caratura civica ed etica di chi lo fa, auspicabilmente quella dignitosa e low profile, la cui unica possibile contabilità riguarda la propria coscienza quando si poggia la testa sul cuscino. Senza sciacallare sullo stato di vulnerabilità e prostrazione di chicchessia elargendo elemosine a favore di telecamera per scucire consenso e garantirsi il culo ben piazzato su una poltrona. Questo si lo trovo persino più repellente di chi lo stipendio se lo tiene fino all'ultimo centesimo e ci va pure a troie. 
Quanto io detesti sprechi e privilegi lo dice la mia storia, lo stile di vita che ho sempre scelto, il tenore di vita a cui mi attengo. Da sempre. Sprechi e privilegi li detesto nella mia vita, figuriamoci in quella di chi ha l'immenso privilegio di rappresentare sia me che la Costituzione del mio paese. Perciò benissimo la lotta a questi sprechi, su tutti i fronti, chiunque la intraprenda, purché alla larga da questa demagogia merdosa da annuncistica d'accatto.
Ma la politica sotto pagata mi imbarazza e mi umilia. In che cazzo di paese dovrei vivere: in uno che non sa garantire la giusta dignità anche economica a chi ricopre il delicatissimo incarico di influenzare e guidare il destino mio e dei miei connazionali? E sai quanto cazzo me ne frega se negli altri paesi i costi sono più contenuti. Negli altri paesi non hanno i nostri livelli di corruzione gagliardamente foraggiata da regalie e condoni di ogni risma che, a quello che vedo, rimangono il primo pensiero d'amore di tutti: da destra a sinistra comprese tutte le pittoresche vie di mezzo. 
Uno dei pochi vanti di questo paese è che vi è un'enorme quantità di brava gente che ogni giorno si sbatte laddove ve n'è bisogno, devolvendo il proprio tempo e il proprio denaro. I politici facciano altrettanto, ma altrettanto silenziosamente e umilmente. 
Perché viceversa, ci provino coi boccaloni che credono alle scie chimiche. Che con me non attacca.



lunedì 12 novembre 2018

grandi manovre

secondo l'Istat con la manovra dell'attuale governo del cambiaminkia per molte imprese (una su tre) le tasse aumenteranno, l'impatto sul Pil del reddito di cittadinanza sarà niente o addirittura meno di niente, e con la quota 100 la pensione rischia di essere decurtata sino al 30%. 
Delle due l'una: o l'Istat è manovrato da Soros, dalla Boldrini, dai poteri forti, dalle lobby, dall'establishment, dalle manine, dai giornalisti puttane, da Wilma Goich e da "e allora il PD?". 
Oppure voi siete ogni giorno di più, oggi più di ieri e meno di domani, #buonianullacapaciditutto
Io tendo a propendere per la seconda. E per fortuna le piazze pure. 
Rocco Casalino for president.


le dimensioni contano.

La manifestazione di ieri a Torino è stata ovviamente di dimensioni storiche. Una roba che non si vedeva da decenni (eccezione fatta per i Pride che, meglio ricordarlo, sempre manifestazioni sono). 
Secondo gli organizzatori erano in 40.000. Una volta tanto la questura sostanzialmente conferma. E l'Appendino stavolta ha almeno la decenza di non parlare di signorotte del PD con la borsetta griffata ma di rispetto verso i manifestanti. 
Solo il Tg1 invece parla di 25.000 presenze con tanto di immagini di una piazza ancora semivuota. 
Occupare militarmente la Rai e usarla per la propria propaganduccia nordcoreana non è esattamente il cambiamento. È la solita vecchia merdosa politica di sempre. 
 PS: e senti Di Battista, di quali "puttane" dell'informazione parlavi?..


srotola sto cazzo.

tira una brutta aria. Sempre più spesso si apprende di forze armate che fermano, controllano, schedano i tanti, tantissimi cittadini che ormai settimanalmente riempiono le piazze (stavoltaRoma e Torino, e molte altre per il raccapricciante decreto Pirlon) contro questa buffonata di governo il cui unico merito a questo punto sembra essere l'enorme quantità di materiale gentilmente concesso al mondo della satira, che si sta letteralmente abbuffando. 
 Ed evidentemente non ci vogliono stare. Come un qualsiasi regimetto del terzo mondo, ignoranti e incapaci hanno paura del dissenso, del confronto, di chi pacificamente ma sempre più sonoramente dice basta a questo indecoroso circo equestre, a questo grottesco sfarzo di gaffes, balle esilaranti, manine, zuffe, litigi, dispettucci, sfondoni, svarioni, kecche isteriche, burine di periferia e ministre che danno i numeri, che sta letteralmente facendo drizzare i capelli al mondo intero. 
Il governo dei "cittadini", di "prima gli italiani" sembra avere l'orticaria per il fatto che questi "cittadini" e questi "italiani" (specie giovanissimi) a decine di migliaia e sempre più frequentemente stanno rispedendo i vaffanculo al mittente dalle piazze, dal cuore delle nostre città. E c'hai poco da scomodare la Digos per srotolare gli striscioni. Il vento sta già cambiando, bellezza. 
Aspetta e vedi.


venerdì 9 novembre 2018

a ognuno il suo

I 5 Stelle, quelli delle scie chimiche e dell'autismo, chiedono una commissione per il controllo della divulgazione scientifica in Rai. 
Che è come se io chiedessi di presiedere un gabinetto ministeriale per la ginecologia.


giovedì 8 novembre 2018

abbi fiducia, coattò..

ricordo purtroppo distintamente che quando i precedenti governi ponevano la fiducia, toccava pure sorbirsi il faccione di quella peracottara della Taverna che in diretta sbraitava con la bava alla bocca nel suo italiano non esattamente impeccabile "siamo in una dittatura!". 
Io non so se siete davvero così imbecilli o se invece ci fate, per qualche misterioso motivo che a me evidentemente sfugge.


infuenzer

ho fatto il vaccino antinfluenzale. Lo faccio ogni anno. E credo che dovrebbero farlo tutti. 
Una persona in buona salute non ha niente da temere da un'influenza, che ovviamente molto pericolosa lo è solo per alcune categorie (bambini, anziani, portatori di patologie broncopolmonari croniche etc). 
Ma quanto bisogna essere idioti per starsene lì ad aspettare che arrivi lo scotolone che poi ti fa rinunciare a qualche giorno di lavoro, di sport, a qualche serata con gli amici, che magari ti fa passare il capodanno col febbrone, che ti lascia per qualche giorno in una condizione di malessere, spossatezza, affaticamento, in poche parole una mezza merda umana? 
Quanto bisogna essere scemi per non farsi una piccola iniezione sulla spalla, che uno può benissimo farsi da se, che costa pochissimo (per alcuni addirittura nulla) e che ti evita quella grandissima rottura di coglioni o quantomeno la tramuta in una piccola rottura di coglioni, in un semplice piccolo malessere stagionale? Se ci vaccinassimo tutti, l'epidemia sarebbe molto più contenuta e decisamente meno aggressiva. Tra le altre cose questo esporrebbe a rischio contagio un minor numero di quelli che per una semplice influenza possono tirarci il calzino. Che diciamocelo, non è proprio una cosa carinissima. Epperciò: io mi vaccino da anni. Non sono diventato più stronzo (lo ero già), non sono diventato più gay (me la cavavo benissimo anche prima, grazie), non sono diventato più brutto (non sono mai stata Monica Bellucci ma non mi sono fatto mancare niente, arigrazie), e non sono diventato particolarmente più autistico di quanto già non fossi. Cioè, non mi è successo un cazzo. Semplicemente non mi sono preso l'influenza, e lo scorso anno quando il ceppo era particolarmente bastardo, me ne sono stato lì a guardarvi contorcere dai dolori alle articolazioni, a vedere i vostri mostruosi occhi bolsi e lacrimosi, ad ascoltare i vostri sublimi racconti di notti passate sul cesso, e a leggere i vostri cagamenti di cazzo di lagne quando a capodanno eravate inchiodati a letto con delirium tremens da febbre gialla. Brave fave. 
Vaccinatevi. Che l'inverno è già sufficientemente una rottura di palle di suo, senza che lo infarciamo pure di influenza e stronzate no-vax. Lo so che smaniate tutti di essere INFLUENCER, ma questo è il modo decisamente più pirla di esserlo.


lunedì 5 novembre 2018

il governo del cambiamento (climatico)

Il buffone che disonora l'uniforme della Protezione Civile per dei selfie ultra sorridenti mentre la gente schiatta sepolta dai detriti forse non rammenta che quando l'Unione Europea ha voluto ratificare il contrasto ai cambiamenti climatici lui, proprio lui personalmente, ha votato contro
E grasso che cola che c'era. 
Perché in genere aveva di meglio da fare a giro per gli studi televisivi, dai talk show del mattino sino a quelli a notte fonda. Stipendiato da noi.


domenica 4 novembre 2018

cervelli succinti

io penso che più imbecilli ancora dell'assessore leghista che a Novara ha confezionato questo surreale regolamento che sanzionerebbe con multe da centinaia di euro chi indossa "abiti succinti" (prego??) siano gli italiani che sti bauscia che si fanno i selfie con le madonnine li votano e il giorno dopo corrono a regalarci il favoloso primato mondiale di turismo sessuale con minori, povere anime sante timorate di Dio con la fissa patologicamente degenerata del "decoro". 
Regaletevi una vita migliore, gente brutta, repressi disturbati. Che col tarlo dell'odio si campa male. 
Vuoi mai sapere che così finalmente smettiamo di far ridere il mondo con le minchiate e regalare momenti di gloria a sti bifolchi semi-analfabeti che sprecano tempo e soldi pubblici co' ste favate da film con Aldo Fabrizi e magari dedichiamo un po' di attenzione al dissesto idro-geologico di sto povero paese, cosa che rende decisamente meno in termini elettorali ma che magari ci risparmierebbe qualche cadavere a mollo a ogni cazzo di temporale.