LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

domenica 30 settembre 2018

working class hero

ad anni luce da quel particolare contesto socio-culturale, da quei tempi nevrastenici e utopistici ma allo stesso tempo pazzescamente pulsanti e creativi, dall'esplosione di quei nuovi costumi e nuove vibrazioni che così bene rappresentavano le turbolenze di ciò che stava diventando la società moderna che poi noi ci saremmo ritrovati in dotazione, a un'intera epoca di distanza, dicevo, alcune delle sue magnifiche canzoni quasi mi sembrano provocatorie, tali l'ingenuità e la retorica che le infarciscono, piccoli grandi concentrati di delirio mistico-pacifista ("chanting the mantra, peace on earth") che sarebbero apparse come delle sonore scemenze in bocca a chiunque altro, ma che assumevano la potenza deflagrante di vere e proprie cannonate in bocca ad un uomo che invece era terreno come pochi altri, spigoloso e algido come pochi altri e che, avremmo poi saputo, nella vita reale di sicuro tutt'altro che quel concentrato di fratellanza e amore universale di cui in esse farneticava, che al suo amico d'infanzia e partner in crime Paul Mc Cartney non avrebbe "fatto i complimenti se non una sola volta (per "Here, there and everywhere" poi inclusa in "Rubber Soul"), che si vantava che i Beatles fossero "più famosi di Gesù" e a cui abbiamo dovuto perdonare proprio tutto, dal raccapricciante periodo Maharishi all'asfissiante presenza di quella donna che lui e solo lui amava in modo viscerale e che invece agli occhi del mondo intero appariva sgradevole e inutile per usare un paio di eufemismi, con la quale ci avrebbe regalato quel "Double fantasy" con le sue ultime creazioni, piccoli capolavori (e capolavori per davvero, non per modo di dire) di melensaggine, semplici, geniali e contagiose come lo erano quasi tutte le sue canzoni, non fosse per dei testi stavolta esclusivamente sentimentali, amorosi (e non uso questo termine a caso) di una banalità quasi offensiva e di una bellezza altrettanto offensiva, ma ahimè, appunto, alternate alle mezze porcate scritte dalla sua amata e da lei cantate con quella voce che riusciva a risultare persino più sgradevole della sua spocchia, ai tempi in cui non esisteva neppure il tasto skip per levarsele dai coglioni rapidamente ed ascoltarsi in pace solo quelle di lui, quelle di quell'ex giovanotto di Liverpool che, tra una droga e l'altra, tra un'orgia e l'altra, tra una seduta di meditazione e l'altra si sarebbe preso il disturbo di cambiare i connotati alla musica contemporanea come un Mozart qualsiasi, con in mano una bacchetta virtuale con cui avrebbe diretto l'orchestra dei tempi moderni, spingendoli in una direzione tutta nuova, per poi decidere all'improvviso, in una fredda mattina di un dicembre newyorkese, di piantarci una coltellata tra le scapole facendosi uccidere dal primo imbecille di passaggio. Così ora al mondo non resta che festeggiare, tra qualche giorno, il suo compleanno. 
Senza l'invitato più speciale.


domenica 23 settembre 2018

resti fra noi

Rocco Casalino, dall'alto della sua prestigiosa formazione professionale affilata tra le mura di cartongesso del Grande Fratello, schecca e minaccia alcuni tecnici del Tesoro con toni che ricordano giusto le miserabili esternazioni da confessionale di un reality di quarta categoria se non, ahimè, la persino più tragica epoca delle purghe, in un messaggio destinato a due giornalisti (perciò a tutti gli effetti un comunicato del portavoce del Primo Ministro della Repubblica da diffondere a mezzo stampa). Ma secondo l'altrettanto blasonato premier il messaggio non sarebbe altro che un' "opinione personale" (prego? Fammi capire, noi sborsiamo 170.000 euro l'anno per un "opinionista"?) illecitamente estorto e divulgato (ma nell'audio della registrazione si capisce benissimo che è proprio il guru della comunicazione trash, ex punta di diamante delle notti trasgre del Mucca Assassina, a intimare ai giornalisti massima diffusione, com'è ovvio che sia).
Se vuoi che Rocco lasci la casa chiama il numero in sovrimpressione e digita 1 vale 1. Anche se, bene saperlo, vista la caratura dei personaggi, il rischio è che a subentrargli sia Floriana.

sabato 22 settembre 2018

i favolosi anni 80. Pardon, 80 anni.

Complotto un cazzo. Magistratura politicizzata un cazzo. 
La Lega quatta quatta si è accordata per una rateizzazione del maltolto. Avrà 80 (intendo ottanta) favolosissimi annucci per restituire il malloppo rubato agli italiani (perlomeno quello che si è riusciti a rintracciare). 
Mi chiedo cosa sarebbe successo a me se avessi ciulato lo Stato per 49 milioni di euri.


Bufala Bill

e così questa figura di immensa caratura culturale, il troll fascioleghista spacciatore di bufale Foa è stato designato presidente della Rai, circostanza questa resa di nuovo miracolosamente possibile (dopo una prima clamorosa trombatura) dopo la ormai leggendaria cenetta pane e salame di Selfini a casa di Burlesconi. E questo dopo che Di Maio ha scavecciato i coglioni per anni e solo fino qualche settimana fa sui partiti che dovevano essere immediatamente cacciati dalla TV pubblica. 
Che questo governo sarebbe stato una tragicomica farsa da operetta una mezza idea ce l'eravamo fatta. Ma sta roba va ben oltre le più rosee previsioni. Aridatece Cencelli, buffoni.


martedì 18 settembre 2018

datemi un martello

Tutti a sfracellare i coglioni con la macellazione rituale, sti quattro bottini razzisti, e poi come riesci a infiltrare una telecamera in qualche allevamento italiano scopri i maiali uccisi a martellate. Cos'è, Prosciutto di Parma è un azienda gestita da musulmani? Ah, no. Italiani buoni cristiani. 
Sudici delinquenti. Spero che a quelli che lo comprano gli venga il cacarone invalidante per 6 mesi.


mercoledì 12 settembre 2018

omo de panza, omo de coerenza..

hai capito quel grande statista di Selfini? Sta sempre a scavecciare la fava con l'Europa che non ci aiuta con i migranti, poi però vota contro le sanzioni a quel grandissimo bottino di Orban che non è disposto a levarcene dai coglioni neppure uno. 
Ma vainnelculo te e i bifolchi che ti votano..


lunedì 10 settembre 2018

dalla Cina col furgone. Carico.

Pechino stanzia 1000 miliardi di dollari per l'espansione commerciale della Cina in l'Europa. Prestano soldi a pioggia ai governi per poter entrare nelle infrastrutture di Stato. Come? 
Percentuali da capogiro in molti paesi europei, ma anche in Italia no si scherza: la Cina controlla ad esempio il 40% del Porto di Vado Ligure, e sono in corso grandi manovre per mettere le mani sul porto di Trieste (posizioni estremamente nevralgiche per il commercio nel Mediterraneo). 
Ovviamente prestano, prestano, prestano. E quando i soldi non rientrano, allora c'è l'ingresso nelle infrastrutture nel sistema industriale pubblico. 
Decine di container sempre più carichi arrivano nelle nostre strutture portuali e ripartono vuoti. Cioè vendono, e praticamente non comprano. 
L'Europa, e l'Italia, cedono pietosamente in politica e geopolitica al gigante della concorrenza spietata e priva di regole, della negazione sistematica dei diritti dei lavoratori ma anche semplicemente di quelli umani. Perchè ovviamente di questo stiamo parlando, non della Danimarca, come ha appena rivelato la Gabbanelli in una delle sue "pillole" di inchiesta fresche di inaugurazione all'interno del lunedì del tg La7. 
Ma per questi quattro raccattati che ci governano, la minaccia alla nostra economia, alla nostra sicurezza e alla nostra cultura sono sti quattro disperati che scappano da quell'abominio di Dio che è l'Eritrea di oggi. 
Questo è.


il maitre a penser

è tutto un fiorire di interviste-monologo, in praticamente tutte le testate di informazione e approfondimento, a questo signor Di Battista dal suo esilio-vacanza in Equador o non so dove in culo al mondo (beato lui, io proprio non posso). 
A quale titolo le perle di saggezza di questo grande, irrinunciabile pensatore (che al momento non ricopre alcun tipo di incarico istituzionale o politico) ci venga elargito con tanta generosità in ogni dove e per giunta senza mai un cazzo di contraddittorio, non è dato sapere. Ma si sa, secondo i grillini l'informazione in Italia è corrotta, assoggettata e venduta alle lobby, a Soros, ai Benetton, ai poteri forti, all'establishment, alla strega di Biancaneve e tutti gli altri fantomatici nemici della libertà di stampa che sono sono sempre lì a gombloddare, per coincidenza proprio quando sti scappati di casa non ne azzeccano una nemmeno per sbaglio. Cioè praticamente sempre. 
E io mi chiedo quanti cazzi di interviste-sproloquio e dirette Facebook a panza all'aria ci toccherebbero in ogni singola cazzo di tv senza il misterioso intervento censorio delle lobby cattivone.


senza fine..

la Crawford è così tirata che se ci passi un archetto sopra suona.


lezioni di poraccitudine

e così siamo attenzionati dall'Onu.
Per razzismo.
E subito il solito rispostone di quel grande statista di Salvini: "non prendiamo lezioni da nessuno".
Che palle, tesò. Ma oltre a ste quattro stronzate poverelle, sempre quelle, sai dire anche altro? Perché guarda che del fatto che tu di "lezioni" debba averne prese proprio pochine una mezza idea ce l'eravamo già fatta.
Attenzionati dall'Onu. Come lo Yemen. O lo Zimbabwe. Che tragicomica figura di merdissima.

le tagliatelle di nonna Luiggina

Con i centri commerciali chiusi di domenica, Di Maio è riuscito a spararne una più grossa di quelle di Salvini. Così per un giorno gli ha rubato i riflettori. 
Ne sparano una più grossa dell'altro a giorni alterni per aggiudicarsi le prime pagine. 
Sembrano Mina e la Carrà a Studio Uno (seh, magari). 
Che poi, se è per "riunire le famiglie", mi chiedo che casino di famiglia debbano avere che so, i carabinieri, i metalmeccanici, i pompieri, gli infermieri, i ferrovieri. Che sono abituati a lavorare di domenica, di notte, a Natale etc. 
A quando un bel decreto per l'obbligo di farle in casa, le fettuccine?


giovedì 6 settembre 2018

i mattacchioni

capito il contrordine di ieri sul decreto milleproroghe, cioè via all'obbligo psichedelico e avanti tutta con l'obbligo-obbligo? Bene. Abbiamo rischerzato
Oggi arriva il contro-contrordine. I no-vax (sic) rumoreggiano sui social e la prodigiosa ministra Grillo ci ri-ripensa: avanti tutta di nuovo con l'obbligo-psichedelico-facoltativo-creativo-cosmico-meditativo. 
Il governo del cambiaminchia sta superando se stesso. Se in ballo non ci fosse la vita dei bambini ci sarebbe da pisciarsi sotto.


los cinquentas

Pure il tribunale del riesame conferma: la Lega (di Salvini cazzo, certo che c'era! Sono vent'anni che scrocca quattrini per fare il record-man dell'assenteismo e la starlette della tv!) s'è inculata quasi 50 milioni di euro. 
Usciamo un attimo dall'Euro come tanto agognato dal pingue vice-premier:
dieci cazzi di miliardi di soldi pubblici. 
Prima gli italiani a cui li avete inculati.  No, Di Maio? Honesta' honesta' honestsocazzo.


mercoledì 5 settembre 2018

L('h)obby del casino

i presidi della lobby dei presidi corrotta dai poteri forti (sic) e i medici della lobby dei medici corrotta dall'establishment (sic) fanno sapere di essere incazzati lezzi perché a pochi giorni dal suono della campanella non si sa se sti bambini non vaccinati debbano entrare a scuola o no, chi deve certificare, chi deve controllare etc. I primi dicono che il prodigioso decreto "mille proroghe" ha come unico risultato che ogni regione, ogni comune ma persino ogni scuola fa come cazzo gli pare senza possibilità per nessuno di capirci un emerito cazzo, mentre i secondi fanno notare che il rischio è esponenzialmente maggiore dello scorso anno specie per i bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi e che così rischiano di brutto. 
Ma niente paura, intanto al ministero dell'istruzione, e con un ruolo particolarmente delicato, fa il suo trionfale ingresso l'ex Iena Giarrusso che grandi titoli d'istruzione non ne ha e che è stato pure trombato alle elezioni a cui si era candidato. Ma magari ha delle doti nascoste, che vuoi sapere. 
Per ora beccati il governo del casino. Che per quello del cambiamento c'è da attendere ancora un po'. 
Poteri forti, establishment, e Amalia la Fattucchiera permettendo.


lunedì 3 settembre 2018

chi destabilizza chi

qualcuno dica a quella pippa di Di Battista che ha rotto il cazzo con  questo "establishment". La forza governativa di maggioranza che fra le altre cose aministra la capitale del paese non è nemica dell'establishment: è l'establishment.