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martedì 20 marzo 2012

CARA FORNERO: ANCHE LEI OSTAGGIO DI QUELLA VECCHIA SCORREGGIA DI GIOVANARDI?


Cara Fornero, #nocoppiediserieB. L’appello per i diritti dei gay di Vanity Fair


Forse dopo la sentenza della Corte di Cassazione la politica italiana si accorgerà finalmente di essere ormai oltre la soglia del ridicolo e sempre più lontana dalla vita reale. Una situazione grottesca, quella della carenza di legislazione in tema di diritti civili delle coppie gay (ma non solo!), che non può più essere più beatamente relegata alla voce "verranno tempi migliori". Stufi: siamo tutti veramente stufi di vedere la questione che ci vede nella favolosa posizione di fanalino di coda rispetto all'Europa civile e l'intero mondo occidentale, con ogni probabilità ostaggi di un Clero ormai scatenato nel contrastare (molto più subdolamente di quanto si pensi) qualsiasi richiesta e legittima sollecitazione da parte della comunità gay italiana e a esercitare ogni tipo di pressione su una classe politica la cui inutilità e tronfia onerosità sono sotto gli occhi di tutti, più di quanto non lo sia, per esempio, nel portare alla luce la valanga di scandali e scandaletti di pedofilia che lo vedono coinvolto ormai in ogni angolo e latitudine del globo terreste e permettere senza inciuci e tentativi (spesso riusciti!) di insabbiamento, ai sistemi giuridici di mezzo mondo di poter intervenire legalmente contro i suoi rappresentanti che ormai pare abbiano assurto la pratica della molestia sessuale a danno di minori a ruolo di sport nazionale, siamo stufi, dicevamo, di vedere la questione ridotta agli imbarazzanti vis-a-vis Giovanardi-Concia nei soliti salotti televisivi: il primo ormai quasi completamente in preda ai propri deliri mistico-punitivi e la seconda che sbraita in modo scomposto senza però, oops, mai accennare al fatto che metà di quel pachiderma dormiente del proprio partito su questo tema se ne sta comodo comodo dieci passi indietro pure allo stesso Giovanardi e a tutti i Buttiglione e Binetti del pianeta. Una situazione discriminatoria così platealmente malsana, quella italiana, dove te puoi fare una cosa e io no solo ed esclusiamene per le mie attitudini sessuali e affettive, da aver appunto messo la Corte in uno stato di tale pesantissimo imbarazzo da dover emettere una sentenza che praticanente dice: qui non torna un cazzo ma noi abbiamo le mani legate rispetto a sti incapaci richiamati più volte e da più parti (per esempio l'Europa..) a porre fine a sta schifezza, cessando qui e ora di sottostare ai ricatti di cui sopra in nome di un fantomatico elettorato cattolico (ma la sonora inculata dei referendum su aborto e divorzio i lungimirantissimi colossi della nostra politica se li sono già dimenticati, fra un'orgetta a trans e una pippata di coca?) che poi sarebbero quelli che divorziano a livelli da Guinnes dei Primati, tanto per dirne una, tanto sono cattolici e devoti al concetto di sacra famiglia, seguendo, si può presupporre, l'esempio proprio dei pluridivorziati ministri, sottosegretari, parlamentari e onorevolissimi onorevoli e capi-popolo puttanieri. E allora ecco uno dei tanti, tantissimi appelli e prese di posizione del mondo civile, quello di Vanity Fair (che vi invitiamo assolutamente a sottoscrivere, link sotto la foto) per chiedere alla ministra delle Pari Opportunità di smascarsi da tanto predecessore e 1) risparmiarci i suoi pareri a riguardo di cui peraltro non importa una beatissima minchia a nessuno e 2) di comportarsi da ministro tecnico di uno Stato laico (pure questo dice la Costituzione, caso mai quella vecchia scorreggia di Giovanardi se ne fosse dimenticato) e porre fine a sta vergogna dell'assenza di legislazione in tema di diritti delle coppie gay e di lotta all'omofobia, che ci vede a braccetto di statarelli ex-sovietici e Repubbliche delle Banane dell'Africa sub-sahariana, e di farlo in modo celere e deciso, con la stessa celerità e decisione con cui il governo di cui fa parte sta saccheggiando le tasche dei suoi cittadini omosessuali che, caso mai alla ministra fosse sfuggito, pagano le tasse e contribuiscono alla vita sociale di questo Stato esattamente come chiunque altro, a prescindere dal fatto se poi la sera, tornati a casa dal lavoro, pomicino con qualcuno del proprio sesso o chi cazzo preferiscano. Ps: l'Europa che ci chiede di porre fine a sto bruttume offensivo per la dignità umana è un'Europa governata in maggioranza da forze moderate, conservatrici e di centro-destra. Nella stragrande maggioranza dei paesi che hanno regolamentato (ahimè anni fa) questa questione, a farlo sono stati governi di centro-destra. Evidentemente più progressisti però della esangue sinistra italiana. Quella del cilicio, per dirne una.

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