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mercoledì 30 maggio 2012

UN'ALLUVIONE DI FISCHI

Il presidente Napolitano rappresenta lo Stato in tutti i suoi apparati, compreso quello militare. Un suo gesto simbolico basta e avanza: è, cioè, lo Stato che onora una data importantissima. Ma quegli spiegamenti muscolari (le parate) oltre che vetuste e vagamente coreane, sono dispendiosissime e francamente in un momento come questo mi sembrano fuori luogo. Mi rendo conto che adesso è facile soffiare su questa fiamma. Ma a me la parata farà venire in mente soprattutto il fatto che ancora foraggiamo con una baraccata di quattrini delle cagate di "missioni di pace" all'estero che sarebbe veramente ora di interrompere. In quanto ai terremotati e al fatto che la parata sarà dedicata a loro, per quanto mi sforzi di non essere cinico, mi sembra un tale esercizio di iprocrisia da lasciare senza fiato, signor Presidente. Se a tutti i pagliaccioni della nostra favolosa classe politica che non rappresenta più un cazzo di nessuno, che immagino saranno tutti in bella mostra in prima fila alla parata, spareremo un'alluvione di fischi, allora si che faremo una cosa graditissima alle popolazioni terremotate. Mi prendo la responsabilità di interpretare il loro pensiero..

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