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lunedì 23 luglio 2012

Morti di fama.


Qualcuno, chissà chi tra produzione, sceneggiatori, autori, decidono che una puntata della serie dev'essere cantata, un pò come un musical.
Ed è così che scopri che il cast di Grey's Anatomy è composto da attori che recitano come recitano, e che però all'occorrenza cantano pure, e con delle voci SPAVENTOSE,   e come se non bastasse, in alcune sequenze ballano.
 Se qualcuno tra quelli che ho menzionato non avesse deciso che questa puntata dovesse essere un po particolare, probabilmente non avremmo mai sentito cantare questi signori che in fin dei conti sono attori, non cantanti.
Non riesco ad immaginare nessuno, sottolineo NESSUNO nell' alluvione di mezze calzette, sgallettate, sfigatoni abbronzati, bagascione da palazzo Grazioli, raccomandati, miracolate, nani e ballerine (che non ballano), riciclati, raccattati e incapaci di ogni risma che infestano la nostra tv, il nostro cinema, il mondo dell'entertainment italiano (che una volta aveva una sua nobiltà) avvicinarsi anche solo un qualche migliaio di anni luce a simili livelli.
Certo è la scuola italiana che non funziona, che è carente in questo senso: poi  però c'è  tutto un ingranaggio, un intero, colossale, impenetrabile apparato che non permette l'accesso se non a pochissimi eletti, che improvvisamente spalanca le porte a questi mentecatti, alle imbecilli semianalfabete, alle mignotte sgrammaticate, ai morti di fama, alle ballerine che non saprebbero ballarmi nemmeno sulla fava, nonostante mossette, boccucce e sculettamenti farebbero pensare l'esatto contrario, alle Arcuri, alle Canalis, ai Garko e tutto il resto della pittoresca, chiassosa, sguaiata, tamarra compagnia bella. Chi cazzo ha ridotto il paese di Delia Scala e Anna Magnani in queste condizioni?

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