lunedì 29 ottobre 2012
CROCETTA
mentre la classe politica più insultata e delegittimata del mondo non approva una legge anti-omofobia, non considera neppure l'ipotesi di impantanarsi in imbarazzanti provvedimenti pro-diritti civili che scatenerebbero guerre fratricide coi leccaculo vaticani spalmati equamente in tutte le latitudini del transatlantico, non è la prima volta che un gay dichiarato si candida e vince. E per giunta in aree dove, stando ai clichè, i pregiudizi anti-gay dovrebbero essere alle stelle. A riprova del fatto che quando parliamo di coloro che dovrebbero rappresentarci ( noi italiani, gay e non) parliamo ormai di un conclave di buffoni completamente fuori dalla realtà.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento