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lunedì 16 settembre 2013

fatti e fattacci..

"cercheremo di capire qual'è l'obbiettivo del Fatto Quotidiano con questa feroce campagna contro Amato". Campagna? Quale campagna, signora Merlino? Il Fatto non ha sibilato, non ha insinuato: ha posto all'attenzione di tutti la documentazione di magheggi, di giochesse, di intrallazzi dei quali avremmo tutti le palle strapiene e da secoli di quel monumento vivente all'indecenza delle prebende milionarie . Si ricorda fino al giorno prima dell'elezioni? Era tutto un coro di "tutti a casa! Rottamiamo tutti!". E si ricorda com'è finita, signora Merlino? Che a casa non c'è andato un cazzo di nessuno. Anzi: prima era consuetudine che ce ne andasse una per volta di sti caravanserragli di coalizioni di grandi statisti, al governo. Ora da un paio di stagioni (politiche) ci sono tutti. E intendo proprio tutti, cioè l'esatto contrario del "nessuno" che la maggior parte degli italiani auspicava, tranne quel Grillo che se ne rimane comodo comodo nel suo personalissimo Nirvana del No, sulla sua nuvoletta del Rompicoglionismo che un pittoresco guru del marketing gli ha confezionato amorevolmente con le sue manine, in attesa del bel giorno in cui avrà la maggioranza assoluta dei voti degli italiani (aspetta e spera) per attuare la sua rivoluzione a suon di "decrescite felici". Nel frattempo i (Fatti) quotidiani  dovrebbero sorvolare sulla bulimia di cariche e incarichi dei soliti vecchi maneggioni che fingono di non saperlo ma hanno tutta la responsabilità delle condizioni in cui versa questo paese ormai da tempi immemori in balia dei deliri di onnipotenza di un trafficone pregiudicato che con una mano governava (vabbè..) e con l'altra saccheggiava questo paese (chi evade RUBA, punto.)? Lei la chiama campagna? Le campagne sono quelle dei calzini celesti dei PM, gentile signora Mirta.  Io quella del Fatto la chiamerei "fatto". E mi perdonerà la cacofonia..


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