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venerdì 26 gennaio 2018

caccia alle radici (sic)

un segnale orribile, uno smarchettone elettorale che batte cassa servito da un raccapricciante spiegone dell'assessore Covitto che farnetica di orbetellani che "vedono la caccia in laguna non come lo sparare agli animali" (ah no? E come cosa?) sorvolando però su chi si sarebbe invece preso il disturbo di contare e interpellare gli orbetellani che considerano la caccia un abominio fuori dai tempi, menzionando non meglio precisate "radici di Orbetello" (prego? La caccia?) tirando in ballo, immagino con un sospiro commosso, quell'orrore delle tese alle folaghe che personalmente fatico a rimuovere dai miei incubi d'infanzia, non mancando di sottolineare le passeggiatine con zaccandrella gentilmente offerte dai cacciatori per farci innamorare ancora di più dell'habitat che ospita gli animali che poi loro il giorno dopo trucidano per trastullo, come se esistesse qualche beota con l'anello al naso che abbocca alle operazioncine di make-up che i benefattori dal grilletto facile ultimamente imbastiscono infaticabilmente nel patetico tentativo di convincere qualcuno che i veri paladini dell'ambiente sono proprio loro (previo smerdamento dello stesso con piombo e cartucce). Casomai la pesca è nelle radici di questo paese, come ormai da decenni lo è il riservismo faunistico, questo si un fiore all'occhiello della nostra bella terra finchè non è stata amministrata da mezze cartucce capaci di farsi tenere per le palle dalle associazioni venatorie che i loro voti li sanno mettere all'asta con innegabile maestria, specie quando gli interlocutori sono colossi della politica del calibro di tutti gli Enrico Rossi di questo mondo (che naturalmente è il mentore di questa bella novità delle aziende faunistiche venatorie) e il suo (ex) partito sponsor che il baciaculo ai cacciatori ce l'ha nel patrimonio genetico comunista del quale evidentemente conserva solo gli aspetti degeneri, e che da qualche anno vede anche la Lega come pericoloso contester a chi se la gioca meglio con l'appecoramento ai cacciatori e i loro voti. 
Qui da noi possiamo vantare un mix dei due, oltre a un Wwf (facciamo a capirci: questo Wwf, quello locale) sul quale non mi dilungo perchè a me invece non piace sparare. Neppure sull'ambulanza. 
ps: identico motivo per cui mi astengo dal ricordare che lo schieramento politico di riferimento dell'assessore sensibile alle "radici" è quello che fa paraculamente capannello con il Movimento Animalista. Beata coerenza.

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