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domenica 7 aprile 2019

il ballo della scopa

Sono capitato un attimo su RaiUno durante Ballando con le Stelle ed ho pensato che alle coppie in gara fosse stata affidata una prova particolare, magari ispirata ai musical, dato che questa suor Cristina stava ballando non con un partner ma con una piccola squadra di ballerini formata da due donne e un uomo. Ho pure visto che si usava una scopa in alcuni passaggi della coreografia ma lì per lì ho pensato che avesse a che fare col tema della sfida o cose così, perché in effetti non c'entrava un cazzo. 
Dopodiché, durante il siparietto in cui i giudici esprimono il loro parere (fra l'altro con momenti di raro becerume, ma questo è un altro discorso) mi si è aperto un mondo: in realtà la signora stava gareggiando normalmente, però con un team di ballerini perché sarebbe "inappropriato" farlo con un solo ballerino maschio! E non è finita qui. 
 Non fosse sufficientemente grottesca sta cosa, ho scoperto anche che la scopa serviva ad impedire il contatto, a tracciare una barriera fisica, tangibile, nei momenti in cui la coreografia richiederebbe un contatto col ballerino. 
 A parte, gentile signora, che io credo che il ballo, la danza, anche nelle sue discipline "meno nobili" (ma è solo per intenderci perché per me nobili lo sono tutte) è un'espressione così sublime, così spirituale quasi, proprio perché usa la fisicità umana per l'elevazione, la levitazione verso l'arte e le sue più alte vette espressive, che non può essere neppure lontanamente accostata allo schifo, alle mostruosità, all'avidità, all'obbrobriosa ostentazione che molti degli abituali abitanti della casa "terrena" del vostro Dio perpetrano alla faccia non solo di ciò che il capo della Chiesa comanda e raccomanda, ma di quello che il vostro stesso Gesù riuscirebbe mai a tollerare, perlomeno stando a ciò che ho appreso dai rudimenti di catechesi che mio malgrado mi sono visto infliggere senza che potessi scegliere, e in un'età in cui si è estremamente vulnerabili davanti ad insegnamenti intrisi di punizioni, contrizioni, castighi, giudizi, confessioni. Al punto che a me "inappropriato" sembra decisamente quel suo ostentare un fanatismo così cieco, così invasivo, così ossessivo con cui lei si premura di ammorbarci ogni cazzo di singola volta che apre bocca. 
Io non applaudo. Io sono atterrito all'idea che quella roba venga sparata alla massima potenza nel programma Rai più visto dell'intero palinsesto, senza che tra i conduttori nessuno si prenda neppure il disturbo di dirle "don't preach", non lo faccia, non predichi. Non sta bene. Perché questa, in quanto tv pubblica di uno stato laico, non è il luogo adatto ai sermoni che trasudano integralismo. Un consiglio? Tocchi pure il ballerino, signora: è un uomo: la più perfetta, complessa, magnifica creatura della natura (secondo il mio credo), di Dio (secondo il suo), non una sconcezza, non una zozzeria, non un meccanismo malfunzionante che dà la scossa. E nella fattispecie, nel caso dei ballerini di quello show, professionisti che dubito approfitterebbero di uno slow fox per palparle il culo. 
Perciò gli si avvicini, ci balli, si senta donna, perché sentirsi donna è bello, è liberatorio, è naturale, è buono. E dovrebbe credermi anche solo perché a stabilire il contrario, a minacciare scomuniche, a dare pagelle di "appropriatezza" è una religione "organizzata" composta da soli uomini, tanti uomini che decidono che le poche donne, oltre a non contare un benemerito cazzo al loro cospetto, debbano vedersi impedire di ballare. Sottolineo ballare, ballare con la musica che è una delle cose più pulite, più universali, più inclusive e mai divisive, più emotivamente stimolanti e potenti. Musica che è ballata da un uomo e una donna in perfetta simbiosi espressiva, fisica, umana. 
Io per quella sottospecie di ballo della scopa, con le guardie del "corpo distante", della morale della separazione, dell'apartheid da sala, ho provato schifo e disagio. E come cittadino laico mi sono sentito mortalmente offeso.
Interrompete questa stronzata ora.
O abbiate il buon gusti di smettere di fingervi indignati per le saudite che non possono andare allo stadio.


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