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giovedì 2 ottobre 2014

a proposito di rispetto.

Non amo che venga fraintesa la mia avversione per quelle che io considero intrusioni di tipo religioso nella vita di questo Stato, di questa repubblica. Credo che la maggior parte di queste "intrusioni" non abbiano veramente a che fare con la religione o con il credere, piuttosto con la bramosia di potere, di soldi, di privilegi e la non sempre ortodossa o disinteressata propensione al proselitismo di chi alcune religioni le rappresenta o piuttosto (dalla mia ottica) le vende.
Certo che sono la persona più terrena di questo mondo. Non riesco ad imporre a me stesso di provare il benchè minimo infinitesimale interesse per qualsiasi cosa che non sia attinente alla realtà, che non possa essere visto, toccato, sentito, annusato.  Religione, appunto. Ma anche, più banalmente, fantascienza, ufologia, miti, superstizioni, paranormale. Non perderei quattordici minuti della mia vita seduto a guardare un film o un telefilm la cui trama non fosse più che verosimile, aderente alla vita vera. Semplicemente non mi piace, non mi diverte, non mi interessa. Persino da bambino non amavo le favole che trovavo lugubri e i cartoni animati che ai miei occhi erano finti, fantasia pura, immaginazione, sicuramente bellissimi e frutto di una grande maestria, arte e creatività. Peccato solo che a me non me ne fregasse una mazza. Ma ho rispetto. Non è assolutamente questo il punto. Non ci provate con me.
Magari non è una benedizione, ma credo di essere proprio sprovvisto di qualsiasi cosa spinga molti miei simili a rifugiarsi in tutto ciò che è surreale, irreale, non palpabile, non tangibile. Se molti ne hanno bisogno, o semplicemente se a loro piace, un motivo dovrà pur esserci e so che esiste un'intera letteratura a riguardo. Ma non riguarda me.
Ma questo, superfluo pure sottolinearlo, non ha niente a che fare con il rispetto profondo per il bisogno che chiunque possa avere di un conforto di tipo spirituale, non terreno. Solo che tenderei a considerare il bisogno di spiritualità una faccenda privata, non un affare di stato. Una faccenda da sbrigare fra se e se o nei luoghi preposti, quei luoghi di culto che a me incuriosiscono e intrigano proprio perchè non ne avverto la necessità, ma che ritengo sacrosanto che ci siano. Molto più di tanti buoni cristiani che non perdono una sola singola microscopica occasione per sfoggiare intolleranza per i luoghi di culto di un culto diverso dal proprio, magari con la scusa del terrorismo. Ci sarà stato pure qualche esaltato alla guida di questa o questa moschea, ma non più di quanto non ci siano stati dei pervertiti pedofili alla guida di questa o quella parrocchia. Siamo umani. Questo non toglie però che io ritenga questi luoghi sacrosanti. Se solo qualcuno ha bisogno di averne. Con un solo piccolo asterisco: quello che succede là dentro non vorrei trovarmelo davanti agli occhi all'ufficio del catasto.
A me non sembra così complicato.
Io, per esempio, vorrei che l'ora di religione tornasse nelle scuole e pure obbligatoriamente. Solo che non dovrebbe (e non dovrebbe mai essere stata) solo di quella religione. E i docenti non dovrebbero essere solo quei docenti. Magari dei teologi, a spiegare le religioni, a farle comprendere, ad analizzarle. Credo che saremmo tutti meno diffidenti nei confronti di altre religioni se solo le conoscessimo meglio. E si che spesso si tratta di vere e proprie filosofie, non prive di grandi insegnamenti, Piccolo dettaglio: non le conosciamo, se non per sommi capi e spesso nemmeno quello. Altrimenti forse avremmo capito da un pezzo che chiunque dissemini odio e guerra con un fucile in una mano e un testo sacro nell'altra, da un qualsiasi dio si sentirebbe dire "abbello: se vuoi farlo fallo. Ma non in mio nome, grazie.". E sono sicuro che sia così.
Perchè una sola religione? Perchè i preti ad insegnarla? Fra l'altro i  risultati catastrofici e diametralmente opposti a quelli desiderati di questa politica sono sotto gli occhi di tutti.
Per questo stesso motivo non vorrei trovarmi davanti al naso un crocifisso quando entro in un luogo pubblico, come spiegavo nel post immediatamente precedente a questo. Non perchè ce l'abbia con chi professa quella religione: solo con i trafficoni di politica e clero che hanno da sempre optato per questo tipo di scambio merci. Chiunque poggi il culo sugli scranni delle mie istituzioni, delle istituzioni del mio Stato, sa benissimo che la Costituzione dice altro. Lo sa. E se non lo sa allora è ancora più ignorante di quanto già non sfoggino di essere (non tutti ma tanti) da quelle parti. E' un dibattito pernicioso, strumentale e ipocrita. Chi ha detto che non dobbiate professare la vostra religione?  Di sicuro non io. Solo che per i crocifissi rivolgetevi altrove, luoghi di culto e scuole private, grazie. Solo perchè è giusto e rispettoso così. Ma davvero vi fa così tanta fatica mollare l'osso? Ma davvero vi sembra così incredibile che quel tipo di iconografia non rappresenti me e milioni di altre persone come me? E allora perchè infliggermela senza finestrella opzioni? E soprattutto: perchè infliggerla ai bambini? Non pensate che dovrebbero essere loro a scegliere? Sicuramente guidati. Sicuramente accompagnati. Sicuramente presi per mano. Ma non dalle manine lerce dei politici che non riescono ad indietreggiare di un passo rispetto agli intrallazzi, alle trattative, ai patti che Stato e clero hanno imbastito non certo in nome di Dio.
Sicuramente mi incanto davanti all'affabulazione schietta di Papa Bergoglio: semplice, diretta, terrena, solo raramente mistica. E quello è esattamente ciò che mi aspetto da un'alta figura spirituale. Senza necessariamente condividerne i contenuti lettera per lettera. Che sia il Papa o il Dalai Lama. Quello mi aspetto: parole alte, senso alto, spiritualità alta, amore alto. Non certo l'arroganza dell'immaginetta sacra (sacra per chi, scusa? Per te, non per me) a tutti i costi appesa alle mura scrostate delle nostre merdosissime scuole da terzo mondo che con soldi che questo Stato si fa ciucciare dalle scuole private (leggi religiose, leggi di quella religione nella stragrandissima maggioranza dei casi) o paritarie, come con un uno slancio di immaginazione che ha dello stupefacente si è avuta l'indecenza di chiamarle, ci riforma l'intero sistema educativo italiano. Carta igienica compresa.
Pensateci voi ad accompagnare i vostri bambini verso la privatissima sfera spirituale, possibilmente lasciando sempre aperta l'opzione scelta. Fatelo voi. E magari approfittatene per insegnar loro che serve rispetto per chi professa un'altra religione o non ne professa affatto. Smantellare qualcuna delle abominevoli cause di odio sociale che una società così strutturata non lesina, di sicuro non fa male alla salute.
E già che ci siete approfittatene per andarci voi un pochino più spesso in chiesa, anzichè  un paio di risicatissime volte all'anno, cari i miei cattolici della domenica (sarebbe già qualcosa..), se proprio smaniate di trovarvi i crocifissi davanti agli occhi. Avete tutto il modo e tutto il tempo di levarvi la voglia . Questo Stato ve lo permette. Questo Stato, e non diamolo per scontato perchè in tanti, tantissimi posti del mondo non è così, ve ne dà facoltà. Così come in egual maniera dà (o almeno dovrebbe) dare a me la facoltà di starne fuori.


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