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venerdì 1 settembre 2017

gli sgozzapalle

volevo tranquillizzarvi sulla tenuta emotiva di questi che oggi si affannano a pubblicare post sulla macellazione rituale. Mi sentirei di rassicurarvi con ragionevole certezza sul fatto che a questi di quelle povere bestie non gliene frega un remotissimo cazzo. Gli avete mai visto pubblicare qualcosa sul lerciume infame che salta fuori ogni volta che ci prendiamo il disturbo di far entrare una telecamera nascosta nei nostri allevamenti? O su un'Italia letteralmente disseminata di trappole piazzate dai bracconieri tanto per assicurare agli animali agonie e morti da incubo? Vi risulta gliene freghi un cazzo del fatto che stiamo per ridare allegramente il via alle danze con eserciti di cacciatori gaudenti nonostante una fauna selvatica già stremata e decimata da siccità e incendi? Gli avete mai visto pubblicare qualcosa sulle corride che infliggono ai tori agonie ben più lunghe e dolorose di quelle degli sgozzamenti rituali? Certo che no. Come vi dicevo a questi non gliene frega un beatissimo cazzo. Come non gliene fregava un beatissimo cazzo di quei due poracci polacchi che anzi, in quanto polacchi, secondo me gli stavano pure un po sui coglioni. 
Ma tutto fa: alle truppe cammellate di Sallusti e Belpietro (di questo parliamo, così ci intendiamo un attimo sul livello) serve qualsiasi appiglio per tramutare questo povero paese malato in una specie di cotonificio della Louisiana di fine 800 che temo alberghi solo nelle loro testoline. 
Ieri erano contro la violenza alle donne, oggi sono animalisti. Domani chissà.


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