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lunedì 23 luglio 2018

sei grande grande grande..

E buon ultimo arriva Renzi che figuriamoci se non si sperticava in iperbole, da vero uomo di sinistra (sic), nei confronti di un potente (un po' meno nei confronti dei poveri cristi ma vabbè, stai a guardare il pelo dell'uovo) definendolo il più grande dei grandi tra i grandi o roba del genere e pazienza se questo qui i gruppi industriali li riassettava impedendo agli operai pure di andare a pisciare e magari affidandosi al buon (molto buon) cuore di Obama, e ovviamente sorvolando sui catastrofici "sbarchi" in Cina, Brasile, India e magari Marte, sugli abortiti "poli del lusso", sul pirotecnico rifrullo di sedi fiscali, talmente pirotecnico che a un certo punto secondo me non ci capiva più un cazzo manco lui, e via magheggiando.
Ma si sa, l'acclamatissimo (prego?) leader della "sinistra" ha questa idea un po' così della sinistra stessa: preferibilmente ricca, preferibilmente ammanicata, preferibilmente a pecora davanti ai potenti e possibilmente neppure granché italiana ma piuttosto a stelle e strisce, e preferibilmente neanche tanto di sinistra. Mica come quei comunisti cattivoni del Manifesto che pensano che chi spiana i diritti dei lavoratori come un rullo compressore sia uno stronzo, pur con tutto il rispetto dovuto a malati e morti.
Tutti però. Non solo quelli col maglioncino di cashemere.

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