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mercoledì 8 aprile 2015

donna con te..

da oggi la mia definizione di genere su Facebook è un pochino più precisa, più "personalizzata", come suggerisce lo stesso social nella procedura di modifica delle informazioni, che da oggi è possibile rendere un po' più chiare, più mirate.
 Da oggi (sperando che nessuno sia sopraffatto dallo shock) risulto essere maschio come come all'anagrafe (e che maschio. L'ultimo dei puttanieri..), ma anche gay, come effettivamente risulto essere nella vita vera, un pò al di là, perciò, delle stringate indicazioni catastali che appaiono su un documento.
 Credo sia giusto. Credo che su un social non si tratti di una semplice annotazione identificativa, come appunto su una carta d'identità, ma di una che serve a "socializzare" e a dare un indizio in più a chi deve scegliere se "socializzare" con me o no.
 So che questa cosa arriva dopo una fortissima pressione esercitata sul social di Zuckemberg dalle grandi organizzazioni LGTB del mondo, specie statunitensi (ma in Italia l'Arcy-gay ha dato il suo decisissimo contributo) e perciò sono contento per il risultato che si è ottenuto. Non era vitale per me, ma lo era per molti, e perciò va bene così.
Io piuttosto avrei insistito per ottenere una modifica a quella informazioncina che riguarda la situazione sentimentale. Mi fa dire che sono in una "relazione aperta" ma non mi permette di aggiungere "al pubblico". Ed è un guaio.

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