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martedì 29 settembre 2015

Silent Discoparti

Ne avevo sentito parlare ma francamente avevo pensato alla solita esagerazione. Poi oggi ho ne avuto conferma da un articolo di un giornale locale divulgato qui sui social. Cioè, anche dalle nostre parti esisterebbe un locale dove si balla in perfetto silenzio, ognuno con le sue cuffiette, ognuno con la sua musica, ognuno in balia dei suoi personalissimi deliri, bellamente isolato da chi gli sta attorno.
Io penso che sia una cagata pazzesca. E i frequentatori dei poveri alienati da impacchettare e consegnare d'urgenza al più vicino centro di igiene mentale, per grave sindrome depressiva da isolamento.
Si chiamerebbe "silent disco-party". Ma mi sento di tranquillizzare tutti e subito: dubito che si tratti di un trend, dell'inizio di una tendenza, di come cioè saranno i locali in un futuro prossimo venturo. Temo trattasi di favata estemporanea destinata ad eclissarsi nel nulla cosmico, nel mega-blob di tutte le favate che ci si è potuti inventare per raccattare clienti per una stagione o due. Niente di cui allarmarsi (anche se di primo acchito cazzo se ci sarebbe da allarmarsi).
Se sei appena appena sano di mente, e se hai quell'età, la musica che già senti rimbombare da fuori, man mano che ti avvicini al locale, deve farti l'effetto delle formiche nelle mutande. Altrimenti sei già deceduto, defunto, estinto, trapassato, e allora inutile farla tanto lunga, farti dare una mano e prova con l'eutanasia. Invece di stare lì ad occupare spazio prezioso.
Ho capito che in un locale il linguaggio è prevalentemente corporeo e non sia esattamente indispensabile elucubrare di filologia romanza. Ma non esageriamo. La musica deve essere forte, potente, bella e seducente, i bassi devono picchiarti dritto in pancia, e devi poter dire a chi ti balla accanto "sei un pataccone della madonna" o "sbagagliati dai coglioni, tarro", a seconda delle circostanze. E che il tamarro ti senta, forte e chiaro. Senza essere costretto a frequentare corsi accellerati di linguaggio per non udenti.
 Altrimenti perchè no anche dei bei paraocchi come i ciuchi della Gallura? E al posto di una cosina sfiziosa e trendy perchè non un bello scafandro da Squadra Speciale Anti-Contaminazioni? O più verosimilmente, perchè non ballare comodamente ognuno a casa delle su mamme, magari con lo smartphone costantemente sotto il naso da perfetti sfigati alienati, risparmiando così pure quei quattro soldi?
 Dammi retta, fratè: chi ti dice che quelli sono i locali del futuro ti dice una cazzata di dimensioni siderali. Vattene in un bel locale: balla, suda, puzza, parla, conosci, imbrocca, tromba. Con i vetri appannati e il rimbombo della musica in lontananza.
 Fallo. E fallo ora. Poi passa.

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