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mercoledì 2 novembre 2011

ne parliamo.. con NORA AMILE!


E' il 2 novembre.  Il Presidente Napolitano è alle prese con una raffica di consultazioni convulse. Tira una brutta aria. Solo ieri la borsa di Milano ha fatto registrare un tonfo da rabbrividire. C'è una serissima minaccia di maltempo  incombente sulle zone alluvionate di Liguria e alta Toscana, dove le popolazioni ancora semi-sommerse dal fango di tutto hanno bisogno tranne che di nuovi scrosci d'acqua che invece arriveranno e pare con particolare severità proprio là (piove sempre sul bagnato, verrebbe da dire).  I personaggi della politica internazionale appaiono patetici di fronte ad un inquietudine montante,  per quello che secondo me è ormai l'inizio di un cambio d'epoca, che a loro piaccia o no, e il sindaco di New York Bloomberg che stacca la corrente ai condizionatori che riscaldano gli indignados asserragliati da settimane, ma da qualche ora sotto una nevicata precoce e imprevista che però non li sposta di un centimetro, più che rabbia fà sorridere. Come se gli indignados non avessero previsto freddo e maltempo, come se la loro fosse la protesta della bella stagione, l'indignazione da sogno di mezz'estate. Già: le news non rincuorano. E' un momento drammatico. Lo si sa ,lo si avverte. E' nell'aria.
Ma c'è un oasi, un posto lontano e tranquillo  dove di tutto questo non si ha sentore. Un limbo lieto e ovattato dove rifugiarsi da queste non richieste brutture: il pomeriggio di Rai 2. In questo contenitore pomeridiano di attualità (sic) Pomeriggio sul Due, oggi si parla del delitto di Avetrana. Non è successo nulla, non c'è nessunissimo colpo di scena, non si muove foglia (purtroppo per la povera Sara) da mesi eccezione fatta per qualche patetica piroetta del protagonista, al quale nessuno ormai presta la benchè minima attenzione, che si accusa, poi accusa, poi si riaccusa e non se lo caga più nessuno. Niente scoop, nessun testimone dell'ultim'ora, nessuna intercettazione inedita, niente di niente, nada de nada. Ma questi decidono che sta roba merita un'intera puntata, salvo riservare la protesi finale della stessa  alla zuccherosa crocerossina in quota Comunione &  Liberazione S.P.A  Lorena Bianchetti che se non altro ha smesso di cantare e sgambettare e ringraziamo il Signore per la cortese intercessione se vi è stata ma sospettiamo di si, con un argomento di squillante attualità: "50 anni e non sentirli: Alba Parietti", e ci é andata di lusso perchè nei giorni scorsi ci é toccato "Vanno di moda i tatuaggi (dal dopoguerra, ma a Rai 2  é sfuggito..) ne parliamo con Nora Amile" (prego?..)  oppure "Vanno di moda (aritonfa) i toy-boy! Ne parliamo con Non-so-chi-cazzo-sia-comunque-quel-marchettaro-che fa-finta-di-essere-il-fidanzato-di-quella-santa-donna-della-Del-Santo". Ammesso che non arrivino ( e in genere si. spesso, purtroppo)  i pretini glamour "aperti" e "moderni",  e le suorine laiche che sparano dei pistolotti da far cascare le palle pure a Confucio, naturalmente  su aborto e dintorni, apparizioni e scomparse di madonne da ogni dove e di ogni foggia,  drogati e malfattori di infima risma ma provvidenzialmente salvati da divino intervento a-la-pàge.  Opinionisti e ospiti  (fissi e contrattualizzati) del calibro di Paolo Mengoli, Tacconi (che chiamare idiota é un eufemismo), tale Daniele Interrante e una pletora di marchettari e zoccole senza arte nè parte che non si capisce chi cazzo si siano sbattuti per essere lì ma con un po d'immaginazione ci s'arriva,  immarcescibili Carmen Russo e consorte imbecille a seguito, avanzi del Grande Fratello che fù, che risultano essere francamente troppo pure per quel baraccone trash della D'urso, una stronza in quota Lega che nessuno sa chi sia ma é sempre lì a fare quella che dice il contrario di quello che dice chiunque altro, Sgarbi docet, perchè di questi fenomeni deve essercene almeno uno per programma,  tutti a dire delle prevedibilissime minchiate da bastian contrari e puntualmente, come da  contratto, finire con l'urlare in modo scomposto "basta con questo falso buonismo!", come se l'umanità avesse bisogno del finto cattivismo a gettone di sti quattro mentecatti, non ce ne fosse già in sovrabbondanza di merda nel mondo. Sino al tripudio, l'orgasmo senza mani, l'estasi antropologico-intellettuale, il Nirvana di sensi e ragione, l'apoteosi Tantra della saggezza spiritual-carnale e  chi più ne ha più ne metta: Carmen di Pietro con quel ritardato del marito-ex muscoloso ormai flaccido, secondo in fatto di larghe vedute solo a Rocco Buttiglione, eccezionalmente intervenuti a disquisire su "la coppia vip scoppia o non scoppia? " o qualche merdata del genere.  Ora, io so qual'è la domanda che avresti voglia di pormi: perchè non cambi canale?

Perchè no. Perchè voglio godere tafazzisticamente dello zozzume  finanziato dai soldi miei e di milioni di italiani,  affidato alle cure di dirigenti servi e incapaci che con l'arte del fare televisione e intrattenimento hanno la stessa dimestichezza che io ho con la passera; che hanno ridotto le più importanti reti del servizio pubblico del mio paese a rango di copie e pure brutte delle peggio  tv rionali brasiliane; che hanno concordato, previa concitata consultazione con scodinzolanti  lacchè della controparte  "privata" Mediaset, se non addirittura col boss in persona, l'allontanamento di personaggi da sei milioni e mezzo di telespettatori a puntata per fare spazio a sfigatissimi talent show che neppure le mamme dei "giovani" malcapitati talenti (quelli che pensano che quando si canta bisogna tamburellare il microfono con le dita) sono riuscite a sciropparsi, a giudicare dai miserabili dati d'ascolto; quelli che  hanno cacciato una fuoriclasse come Serena Dandini  a calci in culo e si tengono care le aberranti stronzate della Setta e i suoi pecorecci decolletè-fuori-tempo-massimo. Quelli che hanno affidato la direzione dei tg a personaggi che non danno la notizia salvo poi commentarla versione remix il giorno dopo quando ormai la palla è partita e non si può più fingere che Cristo sia morto di sonno; quelli che d'estate fanno i servizi sull'emergenza caldo e d'inverno sull'emergenza freddo, con tanto di consigli degli "esperti", inframmezzando con esorcisti record a Verona, chirurgia estetica per barboncini nani, arredo trendy per le cappelle dei ricconi americani e altri argomenti sui quali, per quel poco di senso della decenza di cui dispongo, non mi dilungo. So che "di là" c'è molto peggio, che ormai se un programma non é stupido, volgare, becero e scopiazzato  non lo si mette più nemmeno in cantiere, se una fiction non é recitata da due colossi dello Stanislawskij come Garco e la Arcuri, non la si concepisce proprio: ma "di là" in teoria sono "privati". E in teoria ammorbano di porcherie chi si vuol fare ammorbare di porcherie quanto ne  hanno voglia. Questa con Carmen di Pietro, Tacconi, la stronza del finto buonismo,  Minzolini e quella mezza scema sgrammaticata della Balivo è la mia Rai,  la tua, del tuo bambino,  di tua cognata,  dei parenti in sicilia.  E' la tv pubblica: dovrebbe essere il termometro dello stato di salute della realtà socio-culturale di questo paese.  Il problema é che temo che lo sia.

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