LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

domenica 30 dicembre 2012

un anno di favolosità.. (5)

L'ICONA GAY DELL'A(N)NO
LE PELLICCE DI LADY GAGA(RONE

Per essere brutta è brutta, pora stella, come la morte a vent'anni. Racchia e adiposa, a giudicare dalle foto più recenti, almeno le poche in cui l'i-cozza del pop  non appare languidamente ammantata da qualche dozzina di povere bestie scannate ad uopo.
Dopo aver ammaliato folle oceaniche e di bocca buona a suon di raccapriccianti marcette e baracconate che Cher al cospetto è una suffragetta dell'Esercito della Salvezza, l'impavida scuoiatrice non ne azzecca già più una che è una, e ascoltando l'ultimo album (ma quanti di voi l'hanno ascoltato? Mh..) l'impressione che si ha è quella di di uno di quei vecchi dischi di Fausto Papetti stracarichi di successi (ALTRUI) scopiazzati e neppure in modo furbo. 
Ma GAGARONA è baracca, si addobba, dice un paio di banalità paracule sul volemose tutti bene compresi i froci, ed è un attimo: ICONA GAY.
Intendiamoci, i gay in questione credo siano quelli che alternano i suoi dischi a quelli di Paola e Chiara e Marcella Bella, per spiegarci (a proposito di bocca buona). Avevate sentito parlare di icone gay tipo Patti Labelle o Barbra Streisand? NAH.., non QUEI gay.
Gagarona si ricopre di bracioline al sangue e i media vanno in sollucchero, si fa il vestitino di coratella e apriti cielo, sfoggia una pelliccia di animali selvatici via l'altra e i media si esaltano. Facile no?
Già, tutto qui. O poco  più. E poi dovremmo pure ciucciarci i pistolotti della papessa sovraddobbata (tra una marcetta e l'altra) sull'amore universale e su quanto siano cattivi quelli che dicono le parolacce ai gay, tra gli urletti estasiati del "Paola&Chiara fans club" a spiegamento completo.
Vabbè, ci sta. Tutto è possibile al giorno d'oggi. Però facciamo una cosa, Lady Cozza: prima  raccontaci di quanto scuce la boccheggiante lobby delle pellicce per fartele "amorevolmente" indossare. Prima raccontaci di quanto scuciono le stiliste isteriche, ormai costrette a lavorare praticamente a cottimo per le cafonissime zoccole dei russi arricchiti (e mica andiamo tanto per il sottile) per fartici fotografare, che così magari appreziamo l'onestà intellettuale, e ne riparliamo. 
E se nel frattempo ci dovremo accontentare di Madonna e la Ross, bè, ce ne faremo una ragione..
Mai più senza. Ma anche no.

HAPPY NEW YEAR





Nessun commento:

Posta un commento