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mercoledì 10 luglio 2013

processo breve. Anzi, lunghissimo.

Registriamo che la chiassosa campagna a favore del processo breve era solo una burla. In realtà il processo deve essere lungo, ma che dico lungo: lunghissimo. Lungo almeno sino al giorno in cui Berlusconi schiatterà di serena vecchiaia assistito da uno stuolo di sculettanti nurse travestite da porno-infermierine. Il fatto è che fino a qualche tempo fa all'arzillo trombador faceva comodo che il processo fosse breve, e possibilmente non in un aula di tribunale: magari a Forum. Adesso lungo. Tutto qua. La coerenza e l'imponente graniticità di ideali di una delle più importanti forze politiche italiane consiste esattamente in questo. Che leggi e leggine siano ad uso e consumo del simpatico sporcaccione ceralaccato, che tanto poi facciamo partire il solito tour de force televisivo della pitonessa a sbraitare a reti unificate che "basta parlare di Ruby! Parliamo dei problemi degli italiani..", Ma con un nobile fine. contrastare la più "grande persecuzione giudiziaria" mai perpetrata nella storia dell'intero regno animale, bipede e non. A seconda di come la si guardi, questa storia fa tanto ridere. O non fa ridere affatto.


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