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martedì 10 febbraio 2015

povera(ccia) Italia.

mi auguro che quei morti, morti di una morte atroce, stremati, affamati e soprattutto assiderati, tra le braccia di chi stava cercando di salvarli, ad un passo dalla fine di un viaggio di un'atrocità che credo nessuno di noi possa anche solo ragionevolmente immaginare, tormentino le notti di tutti coloro che ce li hanno sulla coscienza, che li vadano a prendere per i capelli.
Non sono avvezzo a invocare provvidenze extra-terrene ma stavolta spero di si: spero che quei poveri morti tormentino le notti dei lugubri burocrati che affollano le istituzioni di questo carrozzone, di questo goffo pachiderma che è l'Unione Europea che alla resa dei conti si rivela totalmente inetto persino in quelle che dovrebbero essere le sue mansioni fondamentali, tipo la gestione dei confini, in modo appena appena civile.
Non so se (e non credo che) tra quei disgraziati si celassero dei terroristi sanguinari. Il fatto è che se c'è la possibilità che tra di loro vi fosse anche solo una persona per bene (probabilmente TUTTI) in fuga da una vita di merda, sport praticatissimo proprio dagli italiani nei secoli dei secoli, allora il compito di una società civile è quello di soccorrere, di salvare, di aiutare, di accogliere e prendersi cura. E eventualmente smistare e gestire il marciume, laddove ve ne fosse.
E con Mare Nostrum perlomeno il salvataggio ci sarebbe stato. Almeno quello. Ma Mare Nostrum non c'è più. Perchè questo piccolo paese provinciale, sgrammaticato, rozzo inospitale, col culo piazzato sul SUV da coattone del bronx coi denti luccicanti, che recrimina le "radici cristiane" un giorno si e l'altro pure salvo strafregarsene di tutto quello che succede a venti centimetri dalla punta del proprio uccello che siamo stati capaci di diventare, il paese che dà credito a veri e propri monumenti ambulanti alla miseria umana vedi Salvini, non riesce proprio a capire che un recinto di filo spinato non ha mai fermato nessunissimo cazzo di flusso migratorio, perchè quando l'alternativa è la fame, la miseria, le torture, le guerre perpetue, le atrocità, e la negazione sistematica dei diritti fondamentali, allora col filo spinato mi ci scartavetro la fava e quella vita di merda me la gioco ad un giochino semplice semplice che si chiama tutto per tutto.
Ed è per puro rispetto a quei poveri morti che non la farò troppo lunga col fatto che oltre che con un'Europa inetta, arrogante e maniacalmente contabile, noi italiani dobbiamo pure fare i conti ormai quotidianamente con le nefandezze del prestigiosissimo ministro degli Interni del governo del "fare" (casini), il Maschio Angiolino, che se fosse solo incapace sarebbe già una benedizione, anzichè il gaffeur buffone miracolato che è.
Quei poveri morti non meritano l'ulteriore sfregio di vedersi accostati a tanta immondizia.

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