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domenica 6 dicembre 2015

allons enfants de la famiglie (Le Pen)..

mi mette tristezza il risultato elettorale francese. Ho sempre considerato la francia un paese moderno, lungimirante, aperto, non sessuofobo, non xenofobo, vaccinato ai fanatismi religiosi, democratico senza incidenti di percorso, e ho sempre avuto un po' di diffidenza nei confronti dei tanti stereotipi sui nostri odiatissimi "cugini d'oltralpe", per rimanere nei paraggi di qualche banalità.
Certo, è un paese grande, dalle mille sfaccettature, dal mediterraneo alle soglie del nord Europa, perciò ovviamente impossibile da inguainare in qualche sbrigativa etichettatura. Ma istintivamente ho sempre provato simpatia. Per la Francia intellettuale, per la Francia artistica, per la francia dello stile e della creatività. E della grande apertura mentale.
Per questo mi sconvolge un risultato elettorale che la catapulta, con tutta la sua storia da un secolo a questa parte, tra le repubbliche ex sovietiche che hanno optato per analoghe soluzioni politiche. Ma mentre in quei casi lo stupore non c'era, o era poco, in questo caso c'è eccome.
Un risultato elettorale gretto, claustrofobico, culturalmente poverissimo, anni luce dal pur retorico "libertè, egalitè, fraternitè". E un minaccia all'idea stessa di Unione Europea, idea per la quale malgrado tutto continuo ad avere un istintivo trasporto (a prescindere da quale sia la natura dell'attuale Unione) a favore di nuovi steccati, nuove chiusure, nuovi orticelli, nuove parrocchie, nuova diffidenza, nuovo provincialismo.
 Wow, che modernitè..

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