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lunedì 12 novembre 2018

srotola sto cazzo.

tira una brutta aria. Sempre più spesso si apprende di forze armate che fermano, controllano, schedano i tanti, tantissimi cittadini che ormai settimanalmente riempiono le piazze (stavoltaRoma e Torino, e molte altre per il raccapricciante decreto Pirlon) contro questa buffonata di governo il cui unico merito a questo punto sembra essere l'enorme quantità di materiale gentilmente concesso al mondo della satira, che si sta letteralmente abbuffando. 
 Ed evidentemente non ci vogliono stare. Come un qualsiasi regimetto del terzo mondo, ignoranti e incapaci hanno paura del dissenso, del confronto, di chi pacificamente ma sempre più sonoramente dice basta a questo indecoroso circo equestre, a questo grottesco sfarzo di gaffes, balle esilaranti, manine, zuffe, litigi, dispettucci, sfondoni, svarioni, kecche isteriche, burine di periferia e ministre che danno i numeri, che sta letteralmente facendo drizzare i capelli al mondo intero. 
Il governo dei "cittadini", di "prima gli italiani" sembra avere l'orticaria per il fatto che questi "cittadini" e questi "italiani" (specie giovanissimi) a decine di migliaia e sempre più frequentemente stanno rispedendo i vaffanculo al mittente dalle piazze, dal cuore delle nostre città. E c'hai poco da scomodare la Digos per srotolare gli striscioni. Il vento sta già cambiando, bellezza. 
Aspetta e vedi.


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