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giovedì 12 marzo 2015

master and servant

tocca pure sorbirsi i Minzolini e le Santanchè che piagnucolano su quanto il "complotto" della magistratura contro Berlusconi abbia penalizzato l'intero paese, perchè architettato in un momento in cui l'imputato ricopriva importantissimi ruoli istituzionali.
Allora qualcuno dica a quel servo e a quella carrozzona che in un paese remotamente normale, dall'Uganda alle Antille, dall'arcipelago scandinavo alle alture del Perù, la vicenda di un personaggio che quotidianamente aveva a che fare (a casa propria, cioè nell'abitazione del primo ministro della Repubblica) con una pletora di mignottone rampanti più o meno minorenni, trafficoni, spacciatori, mafiosi e brutti ceffi di ogni risma, sarebbe finito con un sussulto di dignità della classe politica, dell'informazione e dell'opinione pubblica che lo avrebbero cortesemente accompagnato alla porta e salutato con un pedatone nel culo. All'istante. A prescindere dalle implicazioni legali. Invece di farlo diventare una specie di imperatore svalvolato e erotomane concendendogli la facoltà in venti interminabili anni di trascinare l'Italia sull'orlo del disastro economico e sociale esponendola per di sopra a un tale livello di derisione e mortificazione che ha pochi eguali nella storia moderna delle civiltà.
Informate Minzolini (quello che è frocio col culo degli altri, o spendaccione coi quattrini della RAI, scegliete voi) che qui stiamo ancora aspettando di capire che cazzo di mestiere fa quel mega-puttanone di Ruby visto che può permettersi di vivere praticamente facendo nient'altro che shopping d'alto bordo da un emirato arabo all'altro, idem con patate il vero e proprio piccolo esercito di baldracconi sculettanti (soubrettes, prego) che la stessa si portava appresso, se non è vero che qualcuno sta corrompendo i testimoni, e si che parliamo di una poverina "vestita di stracci" talemente in male arnese che sempre quel qualcuno si è sentito filantropicamente in dovere di "aiutare economicamente" talmente era malmessa, pora stella.
E già che avete la bocca aperta, come dicono a Porto Ercole, ricordategli pure che gli italiani stanno ancora aspettando che qualcuno chieda loro scusa per quell'orrenda farsa di un parlamento che mette in calce l'ipotesi che il sant'uomo era convinto si trattasse della sprovveduta nipotina di Mubarak appena smarritasi nel giardino dei balocchi.
Siate lieti per questa (parte della) faccenda processuale che è finita così e visto il debordante livello di corruzione che la pervade chissà perchè è finita così, e abbiate almeno la decenza di non raccontarci che chi ha indagato ha fatto un torto al paese.
Servi miserabili.


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