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giovedì 29 maggio 2014

l'hashtag galeotto..

Dal documento di "autoanalisi" diffuso dallo staff comunicazione (cioè  pure quel fuoriclasse di Rocco Casalino) dei 5 Stelle emerge un movimento che è passato dall'essere saccente, arrogante e minaccioso prima del voto all'essere completamente allo sbando dopo, tutto preso a lambiccarsi su quanto sia stato efficace o dannoso un hashtag (un hashtag?!? O chi cazzo se ne frega di un hashtag! Probabilmente solo voi..) e con momenti di assoluta ilarità, tipo nei riferimenti a Renzi come "uomo forte" con immancabile accostamento a Mussolini (please..) di cui gli italiani avrebbero fatalmente bisogno (e non insinuate che Grillo proprio quella carta abbia giocato, perchè coi suoi toni pacati da diplomatico svizzero va da se che non volesse esserlo).
Naturalmente nessun accenno critico verso il capo-popolo che nelle ultime due settimane soprattutto non ne ha azzeccata una che è una, infilzando una catastrofe dopo l'altra dal punto di vista della comunicazione, o all'uomo bionico Casaleggio che ha terrorizzato vecchiette e bambini col solo palesarsi in tv. Meno tre minuti alla fine del mondo, meno due minuti alla fine del mondo, meno un minuto alla fine del mondo.
Siete uno spasso.


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