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mercoledì 7 maggio 2014

fine di un latrimonio

Vedo che in questi giorni in cui ho avuto problemi con la connessione internet mi sono perso alcuni preziosi capitoli dell'appassionante vicenda della separazione di Valeriona ("o" aperta) Marini dal suo novello sposo (megamatrimonio trash con diretta fiume sulla rete ammiraglia della tv pubblica, ca va sans dir..) che sta impestando il web e i social network.
Lui non mi tromba, magari la trombo poco ma lei si fa trombà da un cittotto a Ibiza, lui dice che la mi mamma è una spappolacoglioni, non non ho mai detto che la su mamma è una spappolacoglioni ma se qualcuno me la cementifica in un pilone sulla Salerno-Reggio Calabria gli pago la cena, io penso che il sesso sia la cosa più importante di un menage e sogno un uomo come il protagonista di 50 sfumature di nerchia o come cazzo si chiamava quel lerciume di libro, e io sogno il tribunale dove gli fo un culo ancora più tanto di quello che già si ritrova, quella carrozzona sgrammaticata, se non l'abbozza di dì che io non trombo, pensavo che avesse tanti soldi che possono pure fa comodo visto che io ormai so' una vedette da teatrino di periferia per militari allupati e invece gli ho pure dovuto pagà i buffi, posso pure avere qualche buffo a giro ma di sicuro non me li ha pagati ne lei ne quella vecchia carcassa della su mamma spilorcia e una perla via l'altra.
Appello agli aitanti giovanottoni del team tecnico della Telecom: aristaccatemi cazzo tutto e pure di corsa.



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