gli assessori regionali con competenze al lavoro fanno sapere che questa cosa dei centri d'impiego (al momento pochi, carenti di personale, letteralmente inutili) che a sentire Di Maio entro marzo prossimo saranno lì tutti belli pimpanti, con personale raddoppiato e specializzato, pronti ad elargire a milioni di cittadini ben tre proposte di impiego (dopo che per decenni non ne hanno tirato fuori uno che è uno), a formarli professionalmente, o in alternativa ad organizzarne e formarne a centinaia di migliaia per lavori di volontariato o socialmente utili, con l'intero iter completamente informatizzato e digitalizzato, e a certificare l'oceano di controlli e verifiche per attestare la veridicità dei requisiti indispensabili all'erogazione, albergano solo tra le scie chimiche della sua testolina new age che in passato è riuscita al più ad ottimizzare la rendicontazione delle Fanta e le Pepsi da distribuire in curva sud al San Paolo.
Tutto qua.
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