LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

mercoledì 3 giugno 2015

in questo mondo di poracci..

lo scontro in tv tra Salvini e Venditti è stato uno dei momenti più bui della già non luminosissima storia della televisione italiana.
L'uomo che ha scritto le canzoni più brutte e scopiazzate della storia, invitato non si sa a quale titolo a Ballarò con la sua raggelante pettinatura alla Karl Lagerfeld con in più l'aggravante della tinta da scaffale Lidl, è riuscito a sparare persino più favate demagogiche del suo interlocutore dal faccione ovale, quello che sta recitando diligentemente l'esilarante ruolo di colui che negli ultimi 20 anni viveva su Plutone e non praticamente in tutti i posti di strapotere possibili e immaginabili, con l'unico risultato di far salire alle stelle l'esaltazione della claque del padano desnudo che non si è peritato di prodigarsi nel suo solito comizio elettorale pure a elezioni se dio vuole concluse, con le solite quattro cazzate sempre le stesse sempre quelle ("c'è l'intera Africa che vuole venire da noi", ma chi cazzo gliel'ha detto che l'intera Africa vuole venire da noi? La maggior parte per fortuna sta benissimo dove sta, "e allora dobbiamo aiutarli a casa loro": tipo i diamanti della Tanzania, tesò?..) con in più una chicca nuova di zecca "i matrimoni gay non sono una priorità. Il lavoro è una priorità: i gay e le lesbiche vogliono lavorare e pagare meno tasse, non sposarsi". Grazie del pensiero, bel vitellone lumbard, ma quali sono le nostre priorità se non ti dispiace lo decidiamo noi, e quali siano le priorità di un'Italia che ormai è la vergogna del mondo civile in quanto a legislazione in materia lo decidono gli italiani, la stragrandissima maggioranza dei quali per fortuna continua a non votare te.
Ciò nonostante era semplicemente umano trovarsi a tifare per il capopopolo dei cafoni razzisti avvinazzati, tale la contagiosa simpatia dell'incartapecorito del pop che ieri sera era persino più lugubre e urticante della sua canzone Lilly, per avere un'idea. Tutto questo senza che Giannini, l'uomo che sa condurre un talk show come io so pilotare una Ferrari XX K, proferisse verbo salvo cominciare un istante dopo l'uscita di scena dei due paladini del tera-tera ad acciaccare il cazzo a qualsiasi altro ospite infarcendo con i suoi nevrastenici "lo dica in una battuta, concludiamo che dobbiamo chiudere, concluda che passiamo ad altro" una diarrea di programma interminabile che inizia all'ora di cena e finisce a notte fonda e non si capisce perchè uno dovrebbe guardarselo con l'asma da fiato corto perchè questo sistematicamente mette il pepe al culo a chi parla e l'apnea ansiogena a chi ascolta.
Dio ci scampi e liberi. Se non fosse per sti quattro zingheri pulciosi con cui ho preso un impegno, in Africa ci andrei io. E di corsa, pure. Questo paese di merda ricomincia ad andarmi stretto stretto stretto. E so' pure dimagrito..


2 commenti:

  1. Articolo davvero interessante. Ti spiace se ti segnalo che su Agon Channel tutti i giorni alle 13 c'è "Quello che le donne non dicono", talk show al femminile condotto da Monica Setta: ogni giorno ci sono 2 ospiti che si confrontano?

    RispondiElimina
  2. cioè vuoi istigarmi?.. Grazie per la segnalazione.

    RispondiElimina