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martedì 17 giugno 2014

bambole non c'è una lira..

Matteo Salvini, quel colosso della politica italiana al quale non di rado gli europarlamentari europei declamano sonetti shakespeariani tipo "vai a lavorare anzichè sparare cazzate in tv dalla mattina alla sera, vagabondo.." e che ha resuscitato quella salma putribonda di partito che è la Lega Nord dei Borghezio e dei Buonanno regalandole uno strabiliante 6% (wow..) alle ultime elezioni dirottando su di essa i voti di quei 4 sfigati che evidentemente non reputano la destra ufficiale sufficientemente troglodita e xenofoba, ha inscenato questa ingloriosa piangina affermando che il partito ex secessionista ex federalista ex qualsiasi cosa finisca per ista di cui è segretario può fare affidamento su un misero malloppo di 22 milioni, solo 6 dei quali in disponibilità liquide, al punto che, stando così le cose, non è fantascienza ipotizzarne il chiuder bottega nel giro di un paio d'anni (tutti in coro: è una minaccia o una promessa?).
Strano però: non l'avrei mai detto visto la morigeratezza con cui per una decina d'anni ha dilapidato patrimoni (pubblici) in diamanti inTanzania, mutande verdi nei negozi vip di New York, avvocati di grido, faraonici cerimoniali celtici, Miss Padanie, lauree ad honorem per scemo-più-scemo-più-scemo ovvero i figli di Bossi etc etc etc.
 La notizia mi ha talmente devastato che a stento trattengo le lacrime. Organizziamo una colletta.

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