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venerdì 27 giugno 2014

bidibodi bu, bidibodi gay

Adesso sappiamo anche quale materasso comprare. Altro spot gay-friendy. Cominciano a pullulare.
Per carità, niente di che. Siamo solo arrivati ultimi (tanto per cambiare). In altri paesi è da mò che i "creativi" ci hanno individuato come target ideale. Ma non per la solita caritatevole political correctness, ma più papabilmente perchè di livello mediamente superiore professionalmente e naturalmente senza figli da mantenere. Perciò, appunto, potenzialmente spendaccioni. E non che i creativi italiani non se ne fossero accorti. Solo che qui "qualcuno lassù non ci amava". Ora forse qualcuno lassù ci ama un pochino di più, lo stretto indispensabile diciamo. E allora vai col materasso gay-friendy. Nel frattempo è scoccata la mezzanotte ed è il 28 giugno: il giorno (la notte) dopo cui niente è stato più lo stesso per i gay del mondo occidentale. E probabilmente è vero. Da quel 28 giugno 1969 sono però passati 45 anni. E ci sono voluti perciò nove lustri dalla rivolta di Stonewall prima di vedere tre favate di edulcoratissimi spot gay friendly sulle tv italiane. E questo la dice lunga su quanto questo cazzo di mondo si caghi ancora sotto all'idea che un uomo si inchiappetti un altro uomo. Fa ridere, vero?


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